La siccità sta affliggendo in modo intenso in questo 2021 l’Africa e la situazione potrebbe peggiorare tra ottobre e dicembre. Le zone a soffrire di più per la carenza di acqua sono in particolare, in Tanzania, Burundi, Ruanda, Kenya, Somalia meridionale, centrale e nord-occidentale, Etiopia meridionale e sud-orientale e coste dell’Eritrea settentrionale. Secondo il Climate Prediction and Applications Center (ICPAC) dell’IGAD (L’Autorità intergovernativa africana per lo sviluppo) le aree transfrontaliere del Kenya e della Somalia sono quelle che risentiranno in modo più drammatico di questa situazione. L’ICPAC è uno dei centri climatici regionali dell’OMM.
? Drier and Warmer Season Forecasted to Continue Across Eastern Africa.
⚠️ Worrying drier than usual conditions are forecasted in Tanzania, Burundi, Rwanda, Kenya, Somalia, Ethiopia, and Eritrea
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— ICPAC (@icpac_igad) August 26, 2021
La stagione delle piogge, che va proprio da ottobre a dicembre, è di fondamentale importanza per Uganda, Kenya, Tanzania settentrionale, Somalia meridionale e centrale, Etiopia meridionale e Sud Sudan, Ruanda e Burundi e in questi mesi cadono fino al 70% delle precipitazioni annuali totali.
Questa previsione stagionale è stata pubblicata a seguito 59° Forum per il clima del Grande Corno d’Africa, convocato online il 26 agosto scorso dall’ICPAC in collaborazione con i Servizi meteorologici e idrologici nazionali della regione. Ha riunito fornitori di servizi climatici e utenti dei principali settori socioeconomici, organizzazioni governative e non governative, decisori, scienziati del clima e parti interessate della società civile, tra gli altri, per discutere gli impatti e le misure di mitigazione per la prossima stagione.
La siccità è sul punto di diventare la “prossima pandemia”
La siccità colpisce più persone di qualsiasi altro disastro a lenta insorgenza e nei prossimi anni determinerà il corso dello sviluppo umano man mano che l’emergenza climatica peggiora.
Nel giugno scorso Mami Mizutori, rappresentante speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi, ha affermato che «la siccità è sul punto di diventare la prossima pandemia». «La siccità ha colpito direttamente 1,5 miliardi di persone finora in questo secolo e questo numero crescerà drammaticamente, a meno che il mondo non migliori nella gestione di questo rischio e ne comprenda le cause alla radice e agisca per fermarle», ha aggiunto.