Estero

Spagna, emergenza incendi: distrutti 28mila ettari in 3 mesi

Il fumo dei roghi visibile anche dallo spazio grazie ai satelliti

Gli incendi hanno distrutto 28.400 ettari in tutta la Spagna in tre mesi, più che in anni interi. Significa che in soli 90 giorni il Paese ha perso più superficie che in anni come 2008, 2010, 2014 e 2018, secondo i dati satellitari del Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS) che utilizza le immagini satellitari di Copernicus. La combinazione tra siccità ed alte temperature è stata micidiale.

In Spagna il 38.5% delle terre bruciate in Europa

La Spagna concentra il 38,5% delle terre bruciate nell’Unione Europea, seguita da Francia, Romania e Portogallo. Anche se la stagione degli incendi non è ancora iniziata (teoricamente), diversi incendi attivi sono già stati registrati in diverse parti del paese, dalla Galizia alle Asturie, passando per Castellón o Teruel.

In tutta l’Unione Europea, infatti, le fiamme hanno bruciato nel primo trimestre circa 73.700 ettari, con la Spagna che vede il 38,5% (più di un terzo) del totale, sempre secondo stime satellitari. In seconda posizione la Francia, con 19.133 ettari poi Romania, con 14.406 ettari, e Portogallo, con 5.806 ettari.
Tra gli incendi più devastanti finora quest’anno in Spagna ci sono quelli di Villanueva de Viver (Castellón), al confine con Teruel, e di Baleira (Lugo), con rispettivamente 4.495 e 1.018 ettari colpiti, secondo i dati. Il rogo, secondo gli ultimi aggiornamenti, è finalmente sotto controllo.

Il Servizio di Emergenza del Principato delle Asturie (SEPA) conta 96 incendi boschivi nelle Asturie. La Cantabria registra attualmente 29 incendi boschivi attivi, una cifra simile a ieri, anche se la situazione è migliore, con gran parte di essi vicini alla loro estinzione. Gli incendi si trovano a Los Corrales de Buelna, Selaya, Ríonansa, Cillorigo de Liébana, Molledo, 5 a Cabuerniga, Tudanca, 7 a Los Tojos, Ruente, 4 a Vega de Pas, Soba, Mancomunidad Campoo Cabuerniga, Luena, Cabezon de la Sal, Camaleño. Altri quattro sono già controllati, a Ruente, Tresviso, San Pedro del Romeral, Vega de Liebana, secondo l’ultimo bollettino emesso dal governo regionale.

Nei prossimi giorni, fortunatamente, si prevedono condizioni meteorologiche migliori, con temperature più basse, aumento dell’umidità, nebbie e venti più deboli.

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Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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