Gelo e neve, Stati Uniti in tilt. Sempre più grave il bilancio delle vittime
Una tempesta di portata storica si è scagliata sugli USA nel fine settimana di Natale, e dopo giorni la situazione appare ancora estremamente critica.
Gelo artico, venti potentissimi e una quantità eccezionale di neve si sono abbattuti per giorni su una buona parte del territorio statunitense, spingendosi da nord fin verso il confine con il Messico. In tilt la fornitura di corrente elettrica in molte zone e il traffico, sia su strada che in aereo, con migliaia di voli cancellati. Il bilancio delle vittime intanto continua a salire: secondo un conteggio di NBC News sono almeno 60 le persone che sono morte in incidenti legati alle condizioni meteo.
Il più colpito dalla tempesta è lo stato di New York, nel nord-est degli USA, e in particolare l’area di Buffalo dove secondo gli ultimi aggiornamenti finora sono morte almeno 27 persone.
Quella di Buffalo è la zona degli USA che dall’inizio della tempesta ha ricevuto anche le quantità maggiori di neve: nell’aeroporto della città lunedì si sono registrati 127 cm e nelle ultime ore ha continuato ancora a nevicare.
Nella notte tra lunedì e martedì la governatrice dello stato di New York, Kathy Hochul, ha fatto sapere che il presidente USA Joe Biden ha dato il via libera per la dichiarazione federale di emergenza per aiutare lo stato a far fronte alle conseguenze della tempesta.
«Il mio cuore è con coloro che hanno perso i propri cari questo fine settimana di vacanza», ha detto Biden in un messaggio su Twitter.
L’ondata di gelo e neve inizia a volgere al termine, anche se nella giornata di oggi – martedì 27 dicembre – sono ancora molte le zone degli Stati Uniti in allerta per condizioni di tempesta e temperature molto basse. Il gelo più estremo si è tutta via attenuato, e secondo le previsioni la colonnina di mercurio dovrebbe continuare ad alzarsi piuttosto rapidamente. Questo potrebbe comportare nuovi rischi negli ultimi giorni dell’anno, avvertono gli esperti: le temperature sembrano destinate a salire in fretta, spingendosi anche al di sopra della media stagionale e su valori diffusamente al di sopra dello zero. Di conseguenza, è possibile che gli accumuli di neve fondano rapidamente, e non si esclude il rischio che provochino inondazioni e allagamenti improvvisi e localizzati.
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