L’amministrazione Trump ha intrapreso azioni significative per rimuovere riferimenti al cambiamento climatico dai siti web governativi, minando la trasparenza e l’accesso alle informazioni scientifiche per il pubblico e i ricercatori. Dal gennaio 2025, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha dovuto eliminare tutte le menzioni riguardanti la crisi climatica dai propri portali online. Ciò ha portato alla cancellazione di risorse chiave, come quelle del Servizio Forestale degli Stati Uniti (USFS), inclusi i Climate Hubs e il Climate Change Resource Center.
Queste azioni fanno parte di un più ampio piano per rimodellare le politiche federali sul cambiamento climatico. L’amministrazione non solo ha rimosso contenuti web, ma ha anche ritirato gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi e deregolamentato diverse protezioni ambientali. Ci sono crescenti preoccupazioni che l’amministrazione possa eliminare o oscurare dati scientifici pubblici, in particolare quelli relativi al cambiamento climatico e alle energie rinnovabili. Nel febbraio 2025, l’amministrazione ha sospeso le approvazioni federali per progetti eolici e congelato i finanziamenti per iniziative solari, incentivando i combustibili fossili. Questa politica ha suscitato allarme tra scienziati e ambientalisti, preoccupati per la perdita di dati essenziali per la ricerca e la pianificazione ambientale.
In risposta, gruppi di scienziati, bibliotecari e attivisti hanno avviato iniziative per conservare i dati climatici. Un esempio è l’Environmental Data and Governance Initiative, che si è impegnata ad archiviare dati scientifici e ricerche su portali pubblici, prevenendo la loro rimozione dopo l’insediamento del presidente Trump.
Le limitazioni imposte dall’amministrazione influenzano la capacità del pubblico e della comunità scientifica di accedere a dati vitali per comprendere e mitigare gli impatti ambientali. Questo ha sollevato dubbi sulla possibilità di affrontare efficacemente le sfide climatiche globali. Secondo un rapporto di Climate Action Tracker, le politiche dell’amministrazione Trump potrebbero aumentare le emissioni globali di carbonio di circa il 15% entro il 2030, rispetto agli impegni presi nel 2015.