Usa, entro il 2030 la plastica causerà più emissioni di gas serra del carbone
L'industria della plastica statunitense sta rilasciando almeno 232 milioni di tonnellate di gas serra ogni anno, l'equivalente di 116 centrali elettriche a carbone di medie dimensioni.
Negli Usa la plastica entro il 2030 contribuirà alle emissioni di gas climalteranti in modo molto più incisivo rispetto alle centrali a carbone. Negli Stati Uniti sta aumentando nettamente la produzione di plastica. Si rischia di vedere così annullate o fortemente compromesse le riduzioni di gas serra ottenute dalle recenti chiusure del 65% delle centrali elettriche a carbone del paese.
Lo rivela un nuovo studio denominato “The New Coal: Plastics and Climate Change” effettuato all’interno del progetto Beyond Plastics al Bennington College nel Vermont. Il report ha analizzato dati mai raccolti prima relativi a dieci fasi di produzione, utilizzo e smaltimento della plastica. È emerso che l’industria della plastica statunitense sta rilasciando almeno 232 milioni di tonnellate di gas serra ogni anno, l’equivalente di 116 centrali elettriche a carbone di medie dimensioni.
90% of all the #climatechange pollution from the U.S. plastics industry occurs in just 18 communities, mostly in TX & LA where residents earn 28% less than the average U.S. household & are 67% more likely to be people of color. #environmentaljustice More: https://t.co/sl7sRe8COo pic.twitter.com/ulPFFVI7X0
— Beyond Plastics (@PlasticsBeyond) October 21, 2021
Questa tendenza inoltre sta crescendo molto rapidamente: nel 2020, le emissioni segnalate dell’industria della plastica sono aumentate di 10 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra rispetto al 2019. Attualmente sono in corso i lavori di costruzione di altri 12 impianti di plastica e altri 15 sono previsti: complessivamente queste espansioni potrebbero emettere oltre 40 milioni di tonnellate in più di gas serra annualmente entro il 2025.
La plastica è il nuovo carbone?
“L’industria dei combustibili fossili sta perdendo denaro dai suoi mercati tradizionali della produzione di energia e dei trasporti. Stanno costruendo nuovi impianti di plastica a un ritmo impressionante in modo da poter scaricare i loro prodotti petrolchimici nella plastica. Questo accumulo petrolchimico sta annullando altri sforzi globali per rallentare il cambiamento climatico”, ha affermato nel comunicato stampa del report Judith Enck, ex amministratore regionale dell’EPA e presidente di Beyond Plastics.
Oltre ad accelerare il cambiamento climatico, la plastica inquina l’acqua, l’aria, il suolo, la fauna selvatica e la salute. Questa situazione inoltre sta avvenendo in particolare nelle comunità a basso reddito e di colore. L’inquinamento da plastica è dunque anche una questione di giustizia sociale. L’industria della plastica negli Stati Uniti ha rilasciato 114 milioni di tonnellate di gas serra a livello nazionale nel 2020. Il 90% dell’inquinamento da cambiamento climatico si verifica in sole 18 comunità in cui i residenti guadagnano il 28% in meno rispetto alla media degli Stati Uniti.