Coronavirus: la Cina rallenta e l’inquinamento diminuisce
Le immagini satellitari hanno mostrato un netto declino dei livelli di inquinamento in Cina, "in buona parte" dovuto al rallentamento economico provocato dal virus
Le mappe satellitari della Nasa mostrano livelli di inquinamento in calo. Un miglioramento della qualità dell’aria coincidente con il rallentamento delle attività industriali cinesi e con un blocco di molte attività di produzione, nel tentativo di contenere la diffusione del Coronavirus (la Cina ha registrato quasi 80.000 casi di virus dall’inizio dell’epidemia).
In particolare le immagini NASA mostrano i livelli di biossido di azoto, un gas nocivo emesso dai veicoli a motore e dalle attività industriali. La squadra di scienziati ha confrontato i primi due mesi del 2019 con lo stesso periodo di quest’anno.
L’agenzia spaziale ha osservato che il calo dei livelli di inquinamento atmosferico ha coinciso con le restrizioni imposte ai trasporti e alle attività commerciali, nei giorni in cui milioni di persone sono entrate in quarantena.
“Questa è la prima volta che vedo un calo così drastico, su un’area così ampia, per un evento specifico” ha dichiarato Fei Liu, ricercatore della qualità dell’aria presso il Goddard Space Flight Center della Nasa. Ha aggiunto anche di aver osservato un calo dei livelli di biossido di azoto durante la recessione economica nel 2008, ma ha affermato che la riduzione è stata più graduale. “Quest’anno, il tasso di riduzione è più significativo rispetto agli anni passati ed è durato più a lungo”, ha concluso Liu.
Del resto, le conseguenze sulle attività industriali e sulla vita quotidiana di milioni di persone ha drasticamente ridotto anche le emissioni nazionali di anidride carbonica di circa un quarto nelle ultime 2 settimane.