Inquinamento

Inquinamento, livelli di ozono in aumento in Valpadana

Con l'arrivo del grande caldo l'ozono potrebbe raggiungere o superare la soglia di allarme a Milano e Torino

L’inquinamento dell’aria non è un problema solo invernale. Durante l’estate, infatti, c’è un pericoloso inquinante, spesso sottovalutato: l’ozono. Si tratta di un inquinante fotochimico che si forma quando la radiazione solare reagisce con inquinanti già presenti nell’aria. Nei periodi tardo-primaverili ed estivi, il forte irraggiamento solare e il caldo favoriscono le reazioni fotochimiche che generano l’ozono. I livelli aumentano, infatti, durante le ore più calde della giornata. Elevate concentrazioni di questo inquinante possono favorire l’insorgenza di disturbi sanitari, specie per i soggetti più sensibili: l’ozono è un gas con capacità irritanti per gli occhi, per le vie respiratorie e per le mucose in genere. Nel 2015, secondo il report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente, si sono verificati 3.200 morti premature collegate all’inquinamento da ozono.

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Concentrazioni medie massime di ozono previste per la giornata di giovedì 27 giugno. Crediti Copernicus Atmosphere Monitoring Service

Ozono, livelli in aumento specie in Valpadana

Attualmente i valori sfiorano la soglia di informazione, fissata a 180 µg/m3 (media massima oraria) in Emilia Romagna e Veneto, mentre si aggirano intorno ai 200 µg/m3 in Piemonte e Lombardia. Ad esempio a Milano e Torino si raggiungono i 191 µg/m3, a Bergamo i 226 µg/m3, a Como i 223 µg/m3, ad Alba i 171 µg/m3, a Piacenza i 179 µg/m3, a Bologna i 145 µg/m3, a Verona i 165 µg/m3.

I livelli però tenderanno ad aumentare in corrispondenza della imminente intensa ondata di caldo africano, che si preannuncia essere di portata storica. Secondo i modelli della qualità dell’aria di Copernicus i livelli di ozono aumenteranno soprattutto lungo la Valpadana, specie in Lombardia, attorno alla città di Milano, ma anche nella provincia di Torino. Localmente i livelli potrebbero sfiorare o addirittura superare la soglia di allarme di 240  µg/m3.

Cos’è l’ozono e come si forma?

L’ozono è un gas composto da molecole instabili con un odore pungente e dotato di grande reattività. Viene prodotto in atmosfera dalla reazione tra ossidi di azoto, composti organici volatili e raggi solari. In genere, la quota proveniente dall’esterno rappresenta la maggior parte dell’ozono presente in un ambiente confinato, tuttavia, nelle abitazioni può essere emesso in maniera significativa da strumenti elettrici ad alto voltaggio, quali motori elettrici, stampanti laser e fax, da apparecchi che producono raggi ultravioletti, da filtri elettronici per pulire l’aria, non correttamente installati e senza una adeguata manutenzione.

E’ importante sottolineare che l’ozono, presente naturalmente nella stratosfera, costituisce un’importante fascia protettiva, schermando la radiazione ultravioletta proveniente dal sole, nociva per gli esseri viventi. Al contrario, negli strati più bassi dell’atmosfera l’ozono è da ritenersi una sostanza inquinante, e quindi potenzialmente dannosa per l’uomo e per l’ambiente.

In ambiente esterno, le principali sorgenti di particolato sono due: di origine naturale (suolo, sospensioni marine, emissioni vulcaniche, spore, ecc.), per le quali si riscontra una maggiore frazione di particelle grossolane; e di origine antropica (motori a combustione, impianti industriali, impianti per riscaldamento, ecc.), per le quali si riscontra una maggiore frazione di particelle fini. Le principali sorgenti di particolato negli ambienti indoor sono l’aria esterna, tutti i sistemi di combustione e il fumo di tabacco. Altre sorgenti secondarie sono spray, fumi di alimenti cotti. La presenza di polveri e fibre nell’aria interna è legata anche al grado di usura dei prodotti come pavimentazioni, tappezzerie, intonaci, pitturazioni o alla possibilità che materiali fibrosi (come alcuni tipi di isolanti) che entrano in contatto con l’aria interna

Quali effetti ha sulla salute?

L’ozono può causare effetti irritativi alle mucose oculari e alle prime vie aeree, tosse, fenomeni broncostruttivi ed alterazione della funzionalità respiratoria. In studi epidemiologici condotti in popolazioni urbane esposte ad ozono sono stati osservati sintomi irritativi sulle mucose oculari e sulle prime vie respiratorie per esposizioni di alcune ore a livelli di ozono a partire da 0,2 mg/m3 (media oraria). In bambini ed in giovani adulti sono state osservate riduzioni transitorie della funzionalità respiratoria, a livelli inferiori di ozono, a partire da 0,12 mg/m3 (media oraria).

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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