L’inquinamento atmosferico provoca danni alle persone in tutte le fasi della vita: lo studio
L’inquinamento atmosferico provoca danni alle persone in tutte le fasi della vita: lo rivela un nuovo studio condotto dai ricercatori dell‘Imperial College di Londra.
Il rapporto, commissionato dalla Greater London Authority, ha rilevato che l’esposizione a determinate particelle potrebbe portare ad aborti spontanei, causare un basso numero di spermatozoi e arrestare la crescita polmonare dei bambini, causare asma e influenzare la pressione sanguigna, le capacità cognitive e la salute mentale. I bambini che vivono a Londra sono particolarmente a rischio di sviluppare condizioni croniche per tutta la vita, tra cui polmoni poco sviluppati, asma, ipertensione, disattenzione e iperattività e malattie mentali. Gli impatti sulla salute dell’esposizione all’inquinamento atmosferico continuano fino alla vecchiaia, aumentando il rischio di ictus, demenza, cancro, malattie respiratorie e cardiovascolari e morte prematura.
London Imperial College’s Environment Research Group publishes review re: effects of #AirPollution that are LONG-TERM (and filling in some gaps from 2016 Royal College of Physicians report ‘Every breath we take: the lifelong impact of air pollution’): https://t.co/enNMsTVY4e pic.twitter.com/G8myjHEtXZ
— LondonSEPriPEHWB (@LondonPehwb) April 17, 2023
L’esposizione all’inquinamento atmosferico è collegata a effetti negativi sulla funzione cognitiva e sulla salute del cervello. Lo studio ha rilevato che livelli più alti di PM10 e livelli più bassi di NO2 sono collegati a dimensioni ventricolari maggiori, moderatamente collegati a dimensioni relative maggiori del cervelletto e modestamente collegati a dimensioni più piccole della materia grigia corticale (cGM), dell’amigdala e dell’ippocampo.
I ricercatori hanno identificato il particolato (PM2.5) e il biossido di azoto (NO2), entrambi provenienti dagli scarichi dei veicoli, come sostanze particolarmente dannose. Non ci sono fino ad ora prove per identificare una soglia in cui il PM2.5 non causi danni: anche gli abitanti nei sobborghi meno inquinati di Londra presi in esame, hanno subito danni.
Il team del gruppo di ricerca ambientale dell’Imperial ha esaminato le prove di oltre 35.000 studi in 10 anni.
Nell’ambito della ricerca, il team ha esaminato gli studi dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), del Comitato del Regno Unito sugli effetti medici dell’inquinamento atmosferico (COMEAP), del Royal College of Physicians (RCP), dell’Health Effects Institute e del Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC).
I dati principali sull’impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico si concentrano sul numero equivalente di morti premature, ma gli impatti più ampi riguardano contributo dell’inquinamento atmosferico alle malattie croniche.
Nel 2018 la Public Health England (PHE) ha stimato che fino a 43.000 persone all’anno muoiono nel Regno Unito a causa dell’inquinamento atmosferico e che questo potrebbe costare al Paese fino a 18,6 miliardi di sterline entro il 2035 se non si interviene.
Gli autori della ricerca hanno sottolineato che le politiche dovrebbero mirare a ridurre il danno accumulato dall’inquinamento atmosferico e il degrado della salute, oltre a proteggere le persone che sono diventate vulnerabili alle attuali concentrazioni di inquinamento.