Inquinamento

Qualità dell’aria: solo sette nazioni rispettano gli standard raccomandati dall’OMS

Il World Air Quality Report 2024, rilasciato da IQAir, offre un’analisi completa dei livelli di PM2,5 in ben 138 paesi. Questo report è molto utile per comprendere lo stato attuale della qualità dell’aria globale. I dati mostrano che solo sette nazioni rispettano gli standard raccomandati dallOrganizzazione Mondiale della Sanità (OMS), evidenziando una crisi nelle aree urbane dove l’inquinamento atmosferico è allarmante, compromettendo la salute pubblica e l’ambiente. Il rapporto non si limita a statistiche, ma esplora anche le politiche adottate dai governi per affrontare questa sfida.

Secondo il World Air Quality Report 2024, solo sette nazioni hanno rispettato le linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Questi paesi sono: Australia, Nuova Zelanda, Bahamas, Barbados, Grenada, Estonia e Islanda.

Le linee guida dell’OMS raccomandano che le concentrazioni medie annuali di particolato fine (PM2.5) non superino i 5 microgrammi per metro cubo. Tuttavia, la maggior parte dei paesi ha registrato livelli superiori a questa soglia. Nazioni come Ciad e Bangladesh hanno registrato livelli di PM2.5 oltre 15 volte superiori alle raccomandazioni dell’OMS.

Quando si parla di qualità dell’aria, l’analisi del PM2,5 è fondamentale perché si tratta di una delle componenti più nocive dell’inquinamento atmosferico. Queste particelle minuscole possono penetrare nei polmoni e nel sistema circolatorio, causando gravi malattie respiratorie e cardiovascolari. Secondo IQAir, le città con i livelli più elevati di PM2,5 si trovano principalmente in Asia e Africa, dove l’inquinamento è spesso legato a combustibili fossili e a una scarsa regolamentazione. Tuttavia, ci sono esempi di paesi che stanno facendo progressi significativi nella riduzione delle emissioni, grazie a tecnologie pulite e politiche ambientali rigorose.

Affrontare l’inquinamento atmosferico richiede un approccio integrato, con politiche locali e internazionali. Molti paesi stanno adottando misure innovative, come la promozione dei trasporti pubblici ecologici e investimenti nelle energie rinnovabili. In Europa, alcune città hanno implementato zone a basse emissioni per limitare l’accesso ai veicoli più inquinanti. Inoltre, programmi educativi stanno sensibilizzando il pubblico sui benefici delle pratiche sostenibili quotidiane.

I dati del report mostrano differenze marcate nei livelli di inquinamento tra le regioni del mondo. In Nord America ed Europa occidentale, le normative ambientali rigide e gli investimenti tecnologici hanno portato a miglioramenti significativi, almeno fino ad oggi. Al contrario, molte città asiatiche continuano a registrare elevati livelli di PM2,5, spesso a causa di una rapida industrializzazione senza misure di controllo adeguate.

La prolungata esposizione al PM2,5 ha effetti devastanti sulla salute umana. Studi scientifici correlano questi inquinanti a malattie respiratorie croniche, come asma e bronchite cronica ostruttiva (BPCO), e aumentano il rischio di ictus e infarti. Le popolazioni vulnerabili, come bambini e anziani, sono particolarmente a rischio dagli effetti di un’inquinamento atmosferico elevato.

Elisabetta Ruffolo

Elisabetta Ruffolo (Milano, 1989) produttrice Tv e Giornalista. Approda a Meteo Expert nel 2016 dove si occupa di coordinare le attività di divulgazione scientifica in ambito televisivo e radiofonico sulle reti Mediaset. Laureata in Public Management presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Milano. Ha frequentato l’Alta scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per il Master in Comunicazione e gestione della sostenibilità.

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