Smog, PM10 oltre la soglia: spiccano i valori registrati in Veneto
Con il ritorno del maltempo e della pioggia le concentrazioni di polveri sottili tenderanno a diminuire
Dopo giornate di condizioni meteo stabili, i livelli di smog sono aumentati soprattutto in Pianura Padana. Anche nella giornata di giovedì 22 ottobre i livelli di PM10 sono risultati essere oltre la soglia limite per la salute umana, fissata a 50 µg/m3 sulle regioni del Nord, specie tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
In Veneto tutti i capoluoghi di provincia hanno rilevato concentrazioni di PM10 superiori alla soglia limite: a Treviso hanno raggiunto gli 87 µg/m3, a Padova gli 85 µg/m3, a Venezia gli 84 µg/m3, a Vicenza 74 µg/m3, a Verona 71 µg/m3 , a Rovigo µg/m3 e a Belluno 51 µg/m3.
In Lombardia i valori di PM10 più elevati sono stati registrati a Rezzato (Brescia), con concentrazioni di 64 µg/m3. Concentrazioni oltre la soglia sono state rilevate anche a Vigevano e Cremona con 53 µg/m3, Pavia con 55 µg/m3, Codogno con 56 µg/m3 e Mantova con 57 µg/m3.
In Piemonte i valori più elevati sono stati rilevato a Torino e Vercelli, dove il PM10 ha raggiunto concentrazioni di 64 e 62 µg/m3. La soglia limite è stata superata anche ad Asti con 53 µg/m3 e Chieri con 58 µg/m3.
In Emilia Romagna valori elevati sono stati registrati a Ferrara con 62 µg/m3, a Gavello (Modena) con 53 µg/m3 e a Ravenna con 51 µg/m3.
Smog in calo con l’arrivo della pioggia
Con il ritorno della pioggia le concentrazioni di polveri sottili tenderanno a diminuire. Gli inquinanti atmosferici, infatti, posso essere “lavati” via da pioggia, nebbia, nubi e neve. Le gocce di pioggia, nella loro caduta verso il suolo, raccolgono le particelle sospese “pulendo” l’aria e le depositano al suolo. Si tratta di un processo noto come “washout” o “rainout“.
Leggi anche:
Clima 2020: l’Italia sta vivendo uno degli anni più caldi mai registrati Riduzione della mobilità per tutelare salute e ambiente. Le domande che dobbiamo iniziare a porci |