Il clima del 2021: per l’Italia un anno caldo e meno piovoso, ma con grandi differenze tra Nord e Sud
Il clima del 2021 in l’Italia ha seguito la tendenza degli ultimi decenni: l’anno nel complesso si chiude infatti più o meno in linea con il trend climatico, ossia con un’anomalia termica positiva (+0.7°C) e un leggero deficit pluviometrico (-4%).
Il clima del 2021: è stato il 12° anno più caldo della serie storica e complessivamente meno piovoso, ma con grandi differenze tra Nord e Sud
Si riscontra una distribuzione abbastanza uniforme dell’anomalia delle temperature sul territorio, ma con scarti lievemente più elevati al Centro-Sud (da +0.7°C a + 0.8°C) rispetto a quelli del Nord (da +0.5°C a +0.6°C). Il risultato finale di +0.7°C, determinato dalla combinazione di 4 mesi sotto la media (il trimestre primaverile e il mese di ottobre) e i restanti 8 mesi sopra la media, colloca il 2021 al di fuori della top ten degli anni più caldi, più esattamente al 12° posto.
A differenza delle temperature, le precipitazioni mostrano un diverso comportamento fra le regioni meridionali, dove sono state mediamente più abbondanti della norma, e le regioni del Centro-Nord, dove invece si è avuto un sostanziale deficit. L’andamento nel corso dell’anno vede solo 3 mesi più piovosi della media, in particolare gennaio con il doppio delle precipitazioni normali, e tutti gli altri mesi più o meno marcatamente sotto la media.
Dicembre 2021 più freddo solo sulle Isole. Il mese è stato piovoso al Centro-Sud, mentre al Nord-Ovest è caduta la metà della pioggia
Le anomalie di dicembre sull’insieme del territorio italiano non sono particolarmente rilevanti. Ci dicono che è stato un mese appena più caldo (+0.3°C) e leggermente più siccitoso (-8%) della norma. Occorre, però, segnalare che al valore positivo dell’anomalia termica non hanno contribuito le isole maggiori dove, invece, il dato finale è vicino alla media o leggermente sotto; inoltre, lo scarto di +0.3°C è dovuto quasi esclusivamente ai valori delle temperature massime che hanno superato la media anche di oltre 1°C in diverse aree del Centro-Nord.
Per quanto riguarda le precipitazioni, naturalmente hanno prevalso i valori sotto la media al Nord e sulle Isole, con il dato più rilevante, a prescindere da altre situazioni locali, al Nord-Ovest dove è mancato circa la metà del quantitativo normale; un po’ più abbondanti della norma, invece, si sono mediamente rivelate le piogge al Centro e al Sud, maggiormente interessati dai passaggi perturbati con più del doppio dei giorni piovosi.
L’andamento dei parametri atmosferici nel corso del mese si presenta, come spesso accade, piuttosto altalenante:
- Una prima parte, fino al giorno 13, decisamente perturbata con molte piogge (e due episodi di neve fino in pianura al Nord nei giorni 8 e 10) e temperature ben al di sotto della media.
- Una parte centrale dal giorno 14 al 23 in generale stabile, anticiclonica, ma con ancora temperature relativamente contenute a causa di frequenti afflussi di aria fredda da nord-est.
- Il periodo intorno a Natale, dal 24 al 28, caratterizzato da correnti atlantiche miti ma perturbate che hanno portato molte piogge, ma contemporaneamente hanno determinato un’impennata delle temperature.
- La parte finale del mese, dal giorno 29, caratterizzata dalla straordinaria espansione dell’anticiclone subtropicale su gran parte dell’Europa, accompagnato da una massa d’aria eccezionalmente calda per la stagione: una vera e propria ondata di caldo invernale che ha favorito nuovi record di temperatura massima soprattutto in quota al Nord con lo zero termico che si è avvicinato ai 4000 metri e con temperature su livelli da primavera inoltrata, intorno ai 20°C, anche oltre i 1000 metri di quota.