Clima, Italia novembre estremo: molto più caldo e asciutto del normale, arrivata metà della pioggia
A livello nazionale abbiamo registrato un'anomalia termica di oltre un grado sopra la media. Preoccupante la siccità: al Nord-Ovest la situazione più critica, con un deficit del 91%
Per l’Italia, come purtroppo per tutto il mondo, il mese di novembre del 2020 è stato segnato da un clima molto più caldo del normale, con un’anomalia termica di 1,1°C sopra la media. Notevoli anche i dati che riguardano la pioggia: a livello nazionale sono arrivate solo la metà delle precipitazioni normali.
Per quanto riguarda il clima, a novembre le regioni più tiepide in Italia sono state quelle nord-occidentali, con uno scarto pari a +1.6°C, seguite da quelle centrali, il Sud e la Sardegna con +1.1°C. Un po’ meno vistose le anomalie al Nord-Est e in Sicilia, con +0.7°C e +0.6°C rispettivamente. Non si tratta di un dato di spicco nell’ambito della serie storica della temperatura media a livello nazionale; tuttavia, per il Nord-Ovest si tratta del 6° valore più elevato dal 1959 a pari merito con altri tre anni della serie.
Poche precipitazioni, ma con fenomeni estremamente violenti
La frequente presenza di anticicloni ha ostacolato il transito delle consuete piovose perturbazioni autunnali; infatti, solo 5 sistemi nuvolosi sono riusciti a raggiungere le nostre regioni, e di questi due si sono rivelati molto deboli e marginali. Delle restanti tre perturbazioni più intense, due hanno causato criticità con danni, esondazioni, allagamenti e anche delle vittime, a causa delle abbondanti precipitazioni localizzate in alcune aree del Sud e delle Isole; in particolare il giorno 21 una perturbazione legata a un vortice ciclonico, che si è quasi trasformato in un ciclone quasi tropicale (TLC), ha colpito duramente la Calabria con nubifragi e Scirocco tempestoso, mentre esattamente una settimana dopo, il giorno 28, l’ultima perturbazione del mese ha causato intensi e continui temporali in Sardegna, specie sul settore orientale dove localmente si sono accumulati circa meta dei quantitativi annuali.
In effetti le uniche zone caratterizzate da un surplus di pioggia sono state la Sicilia, parte della Calabria e della Sardegna tirrenica, mentre sul resto d’Italia ha prevalso un consistente deficit, particolarmente pesante al Nord-Ovest con -91%, seguito dal Nord-Est con -73% e dal Centro con -56%.
In definitiva è stato un mese che può essere tranquillamente definito “estremo” per l’anomala lunga fase siccitosa, con poche piogge ma localizzate e molto violente, e temperature sensibilmente sopra la media per almeno due terzi del mese.