L’inverno appena concluso è stato il terzo più caldo degli ultimi 60 anni in Italia, ma se consideriamo la media delle temperature massime, quest’inverno sale al primo posto. Ne dà conferma Simone Abelli, meteorologo di Meteo Expert. Con il mese di febbraio si è chiuso il trimestre statisticamente più freddo dell’anno, l’inverno meteorologico, che quest’anno ha scalato le classifiche degli inverni più caldi della nostra storia.
Dopo un mese di dicembre di caldo record e un gennaio estremamente mite, il mese di febbraio è stato addirittura a tratti primaverile ed è salito al terzo posto dei mesi di febbraio più caldi per il nostro Paese. L’anomalia è maggiore sulle regioni del Nord Italia che hanno vissuto il febbraio e l’inverno più caldi degli ultimi 60 anni.
Non solo in Italia: l’inverno è stato anomalo anche nel resto d’Europa. I mesi di dicembre, gennaio e febbraio, sono stati i più caldi dall’inizio del XX secolo in Francia. Ha fatto caldo anche a Mosca, dove per la prima volta nella storia, la temperatura media del trimestre più freddo dell’anno è rimasta sopra lo zero. In Svizzera febbraio si è chiuso con una media nazionale di 1,6 °C che lo rende il secondo più caldo dall’inizio delle misurazioni sistematiche nel 1864, superato solo dal febbraio 1990 con 2,1 °C. In Austria l’inverno meteorologico 2019-2020 è stato +3,1°C più caldo della media 1981-2010. Situazione anomala anche in Finlandia, che ha visto un inverno mite da record, il più caldo dall’inizio del XX secolo: le temperature sono rimaste circa 7 gradi più alte della norma nella parte orientale del Paese, e di 2-3 gradi più alte in Lapponia. A Helsinki è la prima volta che durante i mesi di gennaio e febbraio non si sono mai registrati accumuli significativi di neve. Tutta colpa di un vortice polare da record che ha “rubato” l’inverno un po’ su tutto il nostro continente.
Per quanto riguarda le piogge, febbraio si conferma essere stato il più secco degli ultimi 60 anni. Complessivamente, però, l’inverno si “salva” con un 6° posto grazie alle abbondanti piogge che hanno interessato l’Italia nel mesi di dicembre. Spiccano però le regioni del Sud, dove l’inverno è stato il 2° più secco della serie storica: qui infatti è caduta solo la metà della pioggia che normalmente dovrebbe cadere durante la stagione invernale.