Nuove medie per descrivere il clima
Le medie climatiche servono a descrivere il clima in cui viviamo. Secondo le regole stabilite dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) già alla fine del XIX secolo, devono essere calcolate su un periodo di 30 anni e devono essere aggiornate ogni decennio.
A partire da quest’anno, tutti i servizi meteorologici nazionali d’Europa e del mondo sono tenuti a ricalcolare le medie climatiche considerando come periodo di riferimento il trentennio 1991-2020.
Il calcolo delle medie riguarda non solo tutte le singole variabili che descrivono il clima (temperatura, precipitazioni, vento, umidità, ore di sole, ecc.), ma anche molti indicatori che ne illustrano la distribuzione statistica quali quintili, record, numero di giorni al di sopra di una determinata soglia, ecc.
Questa operazione di ricalcolo porterà alla pubblicazione di nuovi dati di riferimento sul clima. Ci si aspetta un cambiamento significativo, in particolare per tutti gli indicatori riferiti alla temperatura.
Le medie del trentennio 1981-2010 sono rappresentative del clima intorno agli anni ’95 e non rappresentano più il clima “attuale” anche perché ci troviamo in un contesto caratterizzato da un sensibile e rapido cambiamento climatico, in particolare per quanto riguarda la temperatura. Nello specifico per l’Italia, il nuovo periodo di riferimento 1991-2020 terrà conto di numerose ondate di caldo eccezionali che anche di recente hanno portato a stabilire nuovi record assoluti. Ad esempio a fine giugno del 2019, quando in Francia si toccava il valore incredibile mai registrato prima di 46 °C, nel Nord Italia venivano battuti numerosi record molti dei quali stabiliti nella storica e, solo per ora, irripetibile estate del 2003: si toccarono 40 °C a Bolzano e Cuneo.
Altra storica ondata di caldo quella di inizio agosto del 2017: coinvolse un po’ tutta l’Italia ma soprattutto l’Emilia Romagna, la Sardegna e il Centro Italia: a Roma per ben 10 giorni consecutivi le temperature massime non scesero mai sotto i 37 gradi con un picco di 40 il 2 agosto. Eccezionale è stato anche il luglio del 2015, il più caldo della storia recente.
Tuttavia questi nuovi riferimenti climatici saranno rappresentativi di un clima incentrato intorno al 2005 e presenteranno ancora una leggera discrepanza rispetto al periodo in corso dato che il riscaldamento globale ha subito una accelerazione proprio negli ultimi 10 anni (si veda figura NOAA).
Proprio per questo motivo sono in corso dei lavori per proporre delle medie climatiche mobili, non-stazionarie, al fine di avere dei riferimenti il più possibile vicini al clima in cui si vive.