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Giugno 2024 con esuberi di pioggia al Nord e siccità estrema al Sud

Il mese di giugno da poco terminato ha segnato tre brevi periodi caldi intervallati da fasi più fresche e due eventi piovosi particolarmente significativi al Nord

Giugno è stato un mese oscillante fra risalite di aria subtropicale e fasi più fresche, ma con una  prevalenza delle prime che, infatti, alla fine hanno dato origine a uno scarto della temperatura media positivo, pari a +0.8°C rispetto alla norma (1991-2020). Ossia l’ottavo valore più elevato nella serie storica dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso. L’andamento della temperatura, in effetti, evidenzia tre brevi periodi caldi, intervallati da momenti con temperature più basse, anche sotto la media.

REPORT CLIMA ITALIA – GIUGNO 2024 

TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
Giugno  +0.8  0%
Da inizio anno  +1.4  +34%

Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

Giugno come maggio 2024: ampio divario di temperature tra il Nord e il Sud dell’Italia

La prima fase calda, alla fine della prima decade del mese, è stata solo un abbozzo di ondata di calore, mentre le altre due fasi, una fra la seconda e la terza decade e l’altra a fine mese, si sono  rivelate molto più strutturate ed estese ad aree più vaste del Paese. In modo particolare e più direttamente al Centro-Sud, ma senza dare origine a nuovi record.

Come osservato nel precedente mese di maggio, anche in giugno si nota un ampio divario fra il Nord e il Sud, con il settentrione nel complesso in media (lievemente sotto la norma al Nord-Ovest con -0.2°C di anomalia compensati da +0.2°C al Nord-Est) e il meridione esposto più direttamente alle incursioni di aria sahariana che hanno determinato un’anomalia di +1.8/+1.9°C al Sud e Sicilia.

In entrambi i casi hanno pesato maggiormente i valori delle temperature massime che da una parte sono rimaste decisamente sotto la media fino a -0.9°C al Nord-Ovest, mentre dall’altra parte si sono distinte per i livelli elevati, fino a +2.4°C al Sud e questo per via delle correnti atmosferiche orientate mediamente da sud-ovest a nord-est, che hanno esposto le regioni nord-occidentali a masse d’aria più fresche e instabili e le regioni meridionali, come già accennato, a una situazione di tempo molto più caldo, ma anche più asciutto. Insomma un “clima” diurno molto differente fra i punti estremi dell’Italia che hanno sperimentato anche un corrispondente opposto comportamento dal punto di vista delle precipitazioni

 

Anomalie delle temperature medie progressive da inizio anno (2024)
Serie delle anomalie delle temperature medie di giugno

Grandi differenze anche dal punto di vista delle precipitazioni: esuberi di pioggia al Nord, clima estremamente siccitoso al Sud e in Sicilia

Ancora una volta il Nord ha visto prevalere gli esuberi di pioggia (+27% al Nord Ovest, +16% al Nord-Est) con soprattutto due eventi significativi: uno alla fine della prima fase calda fra il 10 e il 12 giugno, l’altro alla fine della seconda ondata di calore fra il 23 e il 25, quest’ultimo  caratterizzato da notevoli accumuli fino a 200 mm fra l’Emilia occidentale e l’Appennino  settentrionale nelle 48 ore fra il 24 e il 25. A questi due eventi se ne aggiunge un terzo che ha riguardato le Alpi occidentali a fine mese (il giorno 29) con accumuli straordinari nei settori esteri, ma di tutto rispetto anche entro i nostri confini dove si sono verificate alcune criticità.

Precipitazioni accumulate in 48 ore il 24-25 GIUGNO, derivate dalla rete di stazioni MeteoNetwork e integrate con stime satellitari GPM (Global Precipitation Measurement – NASA).
(elaborazioni Meteo Expert)

Al contrario, al Centro-Sud, eccetto in Toscana, hanno dominato i segni negativi con in evidenza il Sud (-82%) e la Sicilia (-72%). Per l’insieme del Sud, comprese le Isole, questo giugno si classifica al 6° posto sia fra i più caldi della serie (con +1.7°C di anomalia), sia fra i più siccitosi (con -75% di anomalia). La combinazione fra queste diverse situazioni ha generato un risultato complessivo finale nella norma a livello nazionale, che ha smorzato leggermente l’anomalia positiva da inizio anno (+34%), mantenendo inalterato l’esubero di acqua da gennaio (circa 32 miliardi di metri cubi).

Anomalie pluviometriche mensili giugno – Anno 2024 Italia

 

Serie delle anomalie delle precipitazioni di giugno 2024

A giugno 2024 si riduce ulteriormente lo scarto della temperatura media nazionale da inizio anno

Anche lo scarto della temperatura media nazionale da inizio anno si riduce ulteriormente (+1.4°C) rimanendo, comunque, la più elevata nell’ambito della serie storica. Quindi, il 2024, al momento, si conferma un anno ovunque molto caldo e anche piuttosto piovoso, ma solo per via degli accumuli abbondanti al Nord, in particolare al Nord-Ovest dove nei primi sei mesi ha piovuto più del doppio del normale, mentre sulle regioni meridionali continuano a prevalere condizioni siccitose.

Un’ulteriore caratteristica del mese di giugno, infine, è stata la frequente risalita di polvere del deserto del Sahara, trasportata dalle correnti in quota talvolta anche in notevoli concentrazioni, che ha reso l’atmosfera spesso opaca e giallastra formando una patina più o meno arancione sugli  oggetti una volta depositatasi al suolo.

ANOMALIE MENSILI – GIUGNO 2024
TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ITALIA  +0.8  0%
Nordovest  -0.2  +27%
Nordest  +0.2  +17%
Centro  +0.7  -14%
Sud  +1.9  -82%
Sicilia  +1.8  -72%
Sardegna  +0.9  -45%

Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

 

ANOMALIE DA INIZIO ANNO 2024
TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ITALIA  +1.4  +34%
Nordovest  +1.1  +111%
Nordest  +1.3  +52%
Centro  +1.6  +5%
Sud  +1.6  -13%
Sicilia  +1.6  -13%
Sardegna  +1.5  -8%

Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

Anomalia della circolazione atmosferica – GIUGNO 2024
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Simone Abelli

È meteorologo presso Meteo Expert dal 1999. Nel 1995 consegue la laurea a pieni voti in Fisica con una tesi sull’analisi statistica delle situazioni meteorologiche legate agli eventi alluvionali che hanno interessato l’Italia. Dal 1996 al 1998 svolge attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo MEDALUS sul problema della desertificazione nel Mediterraneo. Dal 2008 al 2015, diviene uno dei meteorologi di riferimento delle reti televisive Mediaset. Principali pubblicazioni: “Il clima dell’Italia nell’ultimo ventennio” e “Manuale di meteorologia”.

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