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I coralli del Golfo di Trieste vittime di sbiancamento: ma c’è ancora una speranza

La Madrepora a Cuscino, principale specie coralligena e unico corallo duro del Golfo di Trieste, sta risentendo di una temperatura dell'acqua di mare sempre più elevata

I coralli del Golfo di Trieste sono in profonda sofferenza a causa della temperatura del mare. Le sempre più frequenti ondate di calore nel Mar Mediterraneo stanno determinando eventi di sbiancamento della principale specie coralligena e unico corallo duro del Golfo di Trieste, la madrepora a cuscino (Cladocora caespitosa). A svelarlo è il WWF Italia.

Mare Mediterraneo mai così rovente: ondata di caldo marina senza precedenti

Coralli del Golfo di Trieste, il 70% delle colonie censite è vittima di sbiancamento

Dai censimenti svolti in questi giorni dai ricercatori dell’Area Protetta WWF di Miramare risulta che almeno il 70% delle colonie di coralli censite è vittima di sbiancamento parziale o totale, un fenomeno che viene addebitato al rapido innalzamento della temperature dell’acqua.

La madrepora a cuscino, come tutti i coralli, è formata da colonie di polipi che formano caratteristici “cespugli” semisferici: le colonie possono essere solitarie oppure aggregarsi in vere e proprie distese di cuscinetti (detti “letti”) o costruire barriere coralligene che possono raggiungere il metro di altezza. Il fenomeno dello sbiancamento altro non è che l’effetto della morte delle zooxantelle, le alghe unicellulari che vivono in simbiosi con il corallo e che ne determinano i colori vivaci (in questo caso specifico giallo e arancio).

I coralli del Golfo di Trieste stanno soffrendo: la temperatura del Mare Adriatico ha raggiunto i 26-27°C al fondo

Dunque, i coralli del Golfo di Trieste versano in gravi condizioni: circa 3 su 4 sono già completamente bianche o si stanno progressivamente sbiancando. Questi sono gli effetti di un mare sempre più caldo: diversi studi condotti nel Mediterraneo hanno dimostrato infatti una stretta relazione tra il numero di giorni in cui la temperatura dell’acqua ha superato i 28°C e gli anni in cui si sono verificati gli episodi più gravi di sbiancamento dei coralli.

Inoltre, il 2022 è stato un anno decisamente difficile per il Mar Adriatico con una temperatura media annua superiore di 1 grado rispetto all’ultimo ventennio e con anomalie termiche maggiori di 5°C per più di 50 giorni in ampie zone del Golfo di Trieste. E le temperature che si stanno registrando in questi ultimi giorni non fanno ben sperare: l’Adriatico ha infatti raggiunto i 26-27°C al fondo, considerata la soglia limite per lo scatenarsi dei fenomeni di sbiancamento.

La buona notizia è che c’è ancora una speranza di sopravvivenza

Non tutto è perduto per la sopravvivenza della Madrepora a Cuscino, che nel corso degli anni ha mostrato un elevato livello di adattamento all’innalzamento della temperatura dell’acqua di mare. Alcuni studi recenti su coralli apparentemente morti in seguito agli eccessi di calore, hanno dimostrato che in realtà i polipi si erano soltanto “ritirati” in profondità nello scheletro dei coralli, per poi riprendersi e ridare vita alla colonia. Proprio per questo i ricercatori, oltre a monitorare mensilmente le colonie di coralli della Riserva, hanno “taggato” quelle colonie completamente o parzialmente sbiancate, per poi poter seguire nel corso dei mesi e degli anni l’evoluzione della situazione, ipotizzando e auspicando una possibile ripresa.

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