Crisi climatica, giovani italiani preoccupati: secondo molti il governo non fa abbastanza
8 giovani su 10 preoccupati per i cambiamenti climatici, 6 su 10 bocciano l'operato del governo: la ricerca promossa dal WWF
In Italia circa 8 giovani su 10 sono preoccupati per i cambiamenti climatici, e molti di loro ritengono che il governo stia facendo poco o nulla per affrontare questa emergenza.
Questo il quadro che emerge da una nuova ricerca condotta da EMG Different e promossa dal WWF, con un sondaggio che ha coinvolto ragazze e ragazzi dai 18 ai 34 anni.
Circa 6 dei giovani intervistati su 10 dichiarano che i cambiamenti climatici hanno un impatto sulla propria vita e si dicono impegnati in azioni quotidiane per affrontarli. Circa 8 giovani su 10 si dichiarano molto o abbastanza preoccupati dal cambiamento climatico e nella maggior parte dei casi hanno un’opinione nettamente a favore delle fonti di energia rinnovabile come risposta alla crisi climatica e a quella energetica: il 75% degli intervistati ritiene auspicabile che tutta l’energia italiana venga prodotta da fonti rinnovabili e il 73% pensa che le fonti di energia rinnovabile siano la soluzione alla crisi energetica che stiamo affrontando.
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Come rispondono i giovani ai cambiamenti climatici? La loro reazione ha due facce: quella positiva delle scelte di consumo più sostenibili (energia, trasporti, cibo, ecc.) per il 53% e della richiesta di provvedimenti immediati (44%), ma anche quella negativa del senso di impotenza (40%) e dell’eco-ansia (28%). Sarà compito degli adulti, e in particolare delle istituzioni, mostrare seria volontà di agire e quindi aiutare a una reazione positiva dei giovani, con benefici per il Paese e la società.
Per i giovani italiani anche le aziende non fanno abbastanza per affrontare la crisi climatica. Il 61% degli intervistati, infatti, ritiene che stiano alimentando il fenomeno, mentre solo il 39% pensa che stiano realmente contribuendo a trovare soluzioni.
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