Coronavirus, Milano capofila per una ripartenza sostenibile
Colpita per prima dal Coronavirus, Milano si prepara a guidare le metropoli verso una «nuova normalità»
Tra le città colpite più duramente dal Coronavirus, Milano sta già pensando alla ripartenza e sembra del tutto intenzionata a farlo puntando, anche, sulla sostenibilità.
In particolare, il Comune ha annunciato l’intenzione di rivedere la gestione delle strade meneghine destinando più spazio a pedoni e biciclette. Il progetto, anticipato oggi dal Guardian, prevede la trasformazione di 35 km di strade nel corso della prossima estate.
Durante il lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus a Milano il traffico automobilistico è crollato nelle ultime settimane, e con esso l’inquinamento. Secondo quanto anticipato dal giornale britannico, il progetto Strade Aperte prevede la realizzazione di piste ciclabili e marciapiedi nuovi e più ampi, ma anche l’introduzione di limiti di velocità a 30 km orari. Sembra probabile che i lavori inizino da un tratto di Corso Buenos Aires, dove all’inizio di maggio dovrebbe partire la realizzazione di una nuova pista ciclabile e l’allargamento dei marciapiedi.
Coronavirus, Milano verso una «nuova normalità»
L’assessore alla mobilità del Comune di Milano, Marco Granelli, ha commentato la notizia confermando che dopo il Coronavirus «vogliamo riaprire l’economia, ma pensiamo che dovremmo farlo su una base diversa da prima». «Pensiamo di dover re-immaginare Milano nella nuova situazione – ha affermato Granelli -. Dobbiamo prepararci».
Janette Sadik-Khan, ex commissario per i trasporti di New York che adesso lavora con città come Bogotà e Milano per i loro programmi relativi ai trasporti, ha detto che, essendo stata colpita dal Coronavirus molto prima delle altre importanti città occidentali, Milano potrebbe dettare una «tabella di marcia» anche per le altre metropoli. Il programma annunciato da Milano «è importante perché stabilisce una buona strategia per ripristinare le città in questo momento» di crisi, ha detto Sadik-Khan, citata dal Guardian. Da New York, ha aggiunto, «guarderemo a Milano come a una guida».
«Penso che nel prossimo mese a Milano, in Italia, in Europa, decideremo parte del nostro futuro per il prossimo decennio», ha detto l’assessore Pierfrancesco Maran. E ha spiegato che «dovremmo accettare che per mesi, o forse un anno, ci sarà una nuova normalità, e dobbiamo creare condizioni per vivere questa nuova normalità, che siano buone per tutti».