Regioni verso la neutralità climatica, la classifica: Campania in testa, chiudono Toscana, Umbria, Lombardia e Veneto
Per raggiungere gli obiettivi climatici bisogna fare di più: stilata la classifica delle regioni italiane in base alla loro performance climatica
Come si sta muovendo l’Italia rispetto alla neutralità climatica? A questo quesito ha risposto un rapporto, realizzato da I4C – Italy for Climate in collaborazione con Ispra che ha classificato le regioni italiane in base alla loro performance climatica. Dal rapporto emerge che ci sono 6 regioni più virtuose (Campania, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria e Marche), mentre in coda, ancora molto lontane dal target europeo, restano Toscana, Umbria, Lombardia e Veneto.
Le regioni sono state valutate in base alle emissioni pro capite di gas serra, ai consumi pro capite di energia e alla quota dei consumi di energia coperta dalle fonti rinnovabili. I sei indicatori che ne derivano sono popolati attingendo unicamente ai dati delle statistiche ufficiali prodotte da Enea, Gse, Ispra, Istat e Mise.
Il rapporto “La corsa delle Regioni verso la neutralità climatica: il primo ranking delle Regioni italiane sul clima 2021” dimostra che per raggiungere gli obiettivi climatici bisogna fare di più. Tutte le Regioni italiane infatti, anche quelle più virtuose, devono accelerare il processo per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Di Lombardia, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna, che insieme fanno oltre la metà del Pil nazionale, solo il Lazio si posiziona nella parte alta del ranking, mentre le altre tre Regioni si trovano agli ultimi posti, con appena 1 o 2 indicatori su 6 migliori della media.
Metà delle regioni italiane non ha ridotto le proprie emissioni di gas serra. La maggior parte delle regioni (14 su 20) ha aumentato i propri consumi energetici e sul fronte delle fonti rinnovabili gran parte delle regioni italiane è molto distante dall’obiettivo al 2030, ad eccezione di un gruppo ristretto composto da Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Basilicata, Calabria e Molise. Solo 6 Regioni hanno infatti aumentato lievemente la quota di rinnovabili mentre tutte le altre le hanno addirittura ridotte. Sette regioni hanno azzerato i consumi di carbone, mentre altre sette concentrano da sole il 99% del consumo nazionale di carbone.
L’Italia presenta uno dei tassi di motorizzazione più elevati in Europa e nel mondo. L’utilizzo dell’auto privata è uno dei driver principali dell’insostenibilità dell’attuale sistema dei trasporti, che da solo è responsabile in Italia del 30% dei consumi finali di energia. Per conseguire gli obiettivi climatici al 2030, Italy for Climate ha proposto di ridurre il parco circolante del 20%, ma nel 2019 nessuna Regione italiana si avvicina a tale valore e due Regioni hanno superato addirittura la soglia di un veicolo per ogni abitante (Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta).