Sono nati due cuccioli di lince sulle Alpi. Ecco perché è una bella notizia
«C’è speranza per il futuro della lince sulle Alpi». Così il WWF ha dato la notizia della nascita di due cuccioli, avvistati nei giorni scorsi dai tecnici del progetto Lince Italia e dai volontari impegnati nel monitoraggio. I piccoli sono figli di Talìa, una delle tre femmine di lince eurasiatica rilasciate a maggio 2023 nell’ambito del progetto ULyCA2 (Urgent Lynx Conservation Actions) a Tarvisio, in Italia.
Il progetto è sostenuto attivamente dal WWF e vede coinvolti i Carabinieri Forestali e Progetto Lince Italia. Mira a rafforzare l’esigua popolazione di lince presente nelle Alpi orientali – spiega l’organizzazione -, con l’obiettivo di creare una popolazione vitale di questo predatore anche nel nostro Paese. Il primo passo per raggiungere l’ambizioso obiettivo è stata la traslocazione nella primavera 2023 di 5 individui (3 femmine e 2 maschi) sulle Alpi Giulie italiane. La specie risulta minacciata dall’esigua dimensione di popolazione e dal conseguente impoverimento genetico, dalla frammentazione ambientale diffusa sulle Alpi e dalle uccisioni illegali, come dimostra il triste caso di Sofia, un’altra delle femmine rilasciate lo scorso anno e uccisa da un colpo d’arma da fuoco in Austria. «La straordinaria notizia della nascita dei due cuccioli conferma che la strada intrapresa è quella giusta», commenta il WWF.
Dopo il rilascio, Talìa ha stabilito il suo territorio nelle Alpi Giulie slovene, e grazie alle informazioni derivanti dal radiocollare è stato possibile localizzare la tana e accertare la presenza dei due cuccioli lunedì 17 giugno. Talìa aveva scelto una tana sotto le radici di un albero caduto – fa sapere il Progetto Lince Italia -, dove i due cuccioli erano al riparo dalle piogge delle ultime settimane: è qui che è stata confermata la loro presenza lunedì 17 giugno.
Sulla base dei dati trasmessi dai radiocollari i ricercatori ipotizzano che il padre dei piccoli sia un giovane maschio figlio di Aida, una lince liberata nel 2021 nelle Alpi Giulie slovene nell’ambito del progetto progetto LIFE Lynx. Se i campioni genetici prelevati dalla saliva dei cuccioli lo confermeranno, Aida sarà la prima “nonna” nelle Alpi sudorientali.
«Con questa riproduzione si va ulteriormente rinforzando il nucleo ricreato nelle Alpi sudorientali – un importante “popolazione passerella” utile al ricongiungimento della popolazione dinarica e alpina e quindi cruciale per il futuro della specie nelle Alpi», commenta il Progetto Lince Italia.