Piante italiane a rischio estinzione: un progetto UE per salvarle
Al via il progetto europeo “Life Seedforce” nato per salvare le piante autoctone italiane dall’estinzione. Finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal MUSE di Trento, il progetto ha un budget totale di di 7,790,685 di euro e proseguirà fino alla fine del 2026 con lo scopo di recuperare e rafforzare le popolazioni di piante autoctone italiane in via d’estinzione grazie alle banche dei semi.
Lo ha reso noto Legambiente, che ha specificato che il progetto è implementato in 10 regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige, Veneto) e in Francia (Provence-Alpes-Côte d’ Azur), Malta e Slovenia.
Come ha spiegato l’associazione in una nota, ci sono molte piante italiane di interesse per tutta l’Unione Europea: sono infatti 104 le specie vegetali incluse nella direttiva Habitat (emanata il 21 maggio 1992 dalla Commissione Europea per promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nel territorio europeo), molte delle quali esclusive delle nostre regioni.
Secondo l’ultimo report sullo stato di attuazione della Direttiva, 58 di queste sono in cattivo stato di conservazione, ad esempio la testa di drago nell’Arco Alpino, la genziana ligure e la sassifraga del monte Tombea, nel Mediterraneo la Primula di capo Palinuro, la bocca di leone di Linosa, il ginestrone delle Isole Eolie, la felce gigante della Sicilia e il Ribes della Sardegna, che si trovano in condizioni sfavorevoli e il trend in atto indica un chiaro peggioramento della situazione in futuro.
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