Ultima Generazione ha incontrato martedì 8 agosto il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Una delegazione di 5 persone ha affrontato con il ministro diversi temi, tra i quali la necessità di rispettare gli impegni di abbandono dei sussidi ambientalmente dannosi entro il 2025, presentando inoltre una proposta di legge.
Martedì Ultima Generazione incontrerà il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin |
Ultima Generazione dopo l’incontro con il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin: “Passi avanti troppo lenti per l’emergenza nella quale ci troviamo
“Abbiamo visto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che sta facendo passi troppo piccoli per l’emergenza nella quale siamo e un Governo che non sta andando nella direzione giusta per affrontare questa crisi. Non sono soddisfatto, non siamo soddisfatti della velocità con la quale il Governo sta portando avanti i propri obiettivi”, commenta Alessandro Berti, il cittadino aderente a Ultima Generazione che tra settembre e ottobre 2022 ha portato avanti uno sciopero della fame di 26 giorni per convincere i leader politici a inserire l’emergenza eco-climatica nella loro agenda politica. “[Il Governo] Sta seguendo una modalità troppo lenta rispetto a quella necessaria per limitare quanto meno i danni e per rispettare la scadenza del 2025 concordata in Europa per tagliare le spese ai combustibili fossili. L’eliminazione delle sovvenzioni pubbliche al fossile può invece essere concretizzata in tempi brevi, redistribuendo i proventi delle tasse in modo più equo”, conclude Berti.
Proposta di legge per la dismissione di 8 sussidi ambientalmente dannosi in arrivo: dal ministro una prima apertura a proseguire il dialogo ad ottobre
Gli attivisti di Ultima Generazione hanno anticipato al ministro Pichetto Fratin che l’opposizione presenterà a settembre una proposta di legge per la dismissione di 8 sussidi dannosi per l’ambiente, la quale consentirà di risparmiare 5 miliardi di euro di soldi pubblici. “Dal ministro non abbiamo avuto una risposta netta e chiara sulla disponibilità ad accogliere questa proposta, ma una prima apertura a continuare il dialogo a ottobre per sapere quali di questi sussidi da eliminare porterà in legge di bilancio”, commentano.
Gli argomenti affrontati
Nell’incontro tra Ultima Generazione e Picchetto Fratin sono stati tanti gli argomenti affrontati, a partire appunto dagli impegni presi per l’abbandono dei sussidi ambientalmente dannosi entro il 2025 nonché gli impegni dell’agenda europea “Fit for 55”, dove l’Italia risulta drammaticamente in ritardo. Ma anche la totale bocciatura di Eccoclimate, il think-tank italiano per il clima, del piano nazionale integrato per l’energia e per il clima (Pniec) appena presentato dal nostro Paese alla Commissione europea e per finire l’appello di Sergio Mattarella che ha lanciato un monito sul ritardo dell’Italia riguardo alle azioni concrete da compiere per salvaguardare il clima e l’ambiente.
Ultima generazione, ecco una proposta di legge per l’eliminazione di 8 sussidi dannosi per l’ambiente
Ultima Generazione non si è limitata a parlare e dialogare ma ha esposto anche una proposta di legge per l’eliminazione immediata di 8 sussidi ambientalmente dannosi (sad), tra i più odiosi in circolazione, la cui cancellazione non andrebbe a impattare su economia, inflazione ed occupazione del Paese ma anzi farebbe risparmiare 5 miliardi di soldi pubblici da destinare a sussidi favorevoli o quantomeno alla ricostruzione di vaste aree del Paese deturpate da nubifragi, grandinate, siccità e incendi.
La proposta verrà presentata a settembre dalle forze di opposizione e prevede di:
-
riattivare la “Commissione per lo studio e l’elaborazione di proposte per la transizione ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi”, con l’obiettivo di eliminare gradualmente entro il 2025 tutti i sad, previo confronto con le parti sociali e percorsi di partecipazione democratica, con indicazione di utilizzare le risorse recuperate per evitare impatti sociali ed occupazionali attraverso istituzione di nuovi sussidi ambientalmente favorevoli (saf);
-
tagliare 8 sussidi ambientalmente dannosi, per un importo di quasi 5 miliardi di euro;
-
vietare gli investimenti pubblici nei progetti per fonti fossili, compresi gli investimenti nazionali ed esteri, di CDP e SACE.