Lago Maggiore esonda dopo il maltempo: livello mai così alto a inizio aprile dal 1942
Nel mese di marzo ha piovuto un giorno su 2 al Nord e in parte del Centro
Il maltempo che ha colpito a più riprese l’Italia tra fine marzo e inizio aprile, con piogge diffuse e temporali intensi, ha fatto aumentare il livello del lago Maggiore che nella giornata di Pasquetta è esondato a Ispra (Varese), raggiungendo un livello record per l’inizio di aprile dal 1942.
Lago Maggiore raggiunge un livello record ad inizio aprile
Il Lago Maggiore è aumentato significativamente dal 30 marzo in avanti, salendo da un livello di 122 cm ad un picco di 189 cm il 1 di aprile. Oggi (2 aprile) il livello del lago a Sesto Calende si assesta a 227.3 cm, livello record giornaliero dal 1981, quando raggiunse i 173 cm. Non si tratta di un record assoluto: il lago ha raggiunto picchi superiori, ma in altri periodi dell’anno. I massimi record giornalieri raggiungono valori nettamente superiori tra fine aprile e il mese di maggio, e soprattutto in autunno, specie in ottobre, mese in cui è stato registrato il picco massimo dal 1942 di 459 cm.
Piogge intense: a marzo ha piovuto 1 giorno su 2 al Nord
Le perturbazioni giunte sull’Italia tra fine marzo e inizio aprile hanno scaricato al suolo importanti e preziose quantità di pioggia e neve. Nel mese di marzo si sono contati più di 14 giorni piovosi su 31 al Nord, e in zone di Toscana e Umbria: qui alcune zone che hanno visto pioggia anche per più di 16-18 giorni. Parliamo delle Alpi di confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, e quelle di Nord-Est, tra Veneto e Friuli, e la Liguria centro-orientale.
Sul resto del Centro, in Sardegna, nel nord della Sicilia e al Sud, come emerge dalla mappa mensile dei giorni piovosi mensili realizzata da Meteo Expert, a marzo si sono contati dagli 8 ai 14 giorni di pioggia, mentre ha piovuto meno nel centro-sud della Sicilia dove ha piovuto “appena” 4-8 giorni. Considerando invece l’intera superficie nazionale, il 27 marzo è stato il giorno più piovoso del mese.
Le precipitazioni più abbondanti hanno interessato il Nord-Ovest, specie in montagna dove sono caduti più di 250-300 mm nell’arco del mese, concentrati principalmente tra alto Piemonte e Liguria. In pianura gli accumuli restano compresi tra i 150 e i 200 mm.
