Smog ben oltre i limiti al Nord: aria pessima in Lombardia. I dati
Lo smog rimane sempre molto elevato, specie in Val Padana e nelle grandi città, per effetto della prolungata stabilità atmosferica
Lo smog continua ad aumentare, in particolare in Val Padana e nelle grandi città dove l’alta pressione e la prolungata stabilità atmosferica, con temperature insolitamente miti, contribuiscono all’accumulo di inquinanti nei bassi strati. Nel weekend, però, si preannuncia un cambiamento.
La qualità dell’aria è pessima in Lombardia, dove supera ovunque la soglia limite per la salvaguardia della salute umana, fissata in 50 μg/m3. Le concentrazioni di PM10 più elevate si sono registrate ieri nelle centraline Arpa di Codogno (101 μg/m3), Limito di Pioltello (Milano) 106 μg/m3, Treviglio (110 μg/m3), Sondrio via Paribelli (114 μg/m3) e Rezzato (135 μg/m3). La soglia limite è stata abbondantemente superata anche a Pavia (80 μg/m3), Bergamo via Garibaldi (88 μg/m3), Lecco via Amendola (92 μg/m3), Cremona (90 μg/m3), Milano Verziere (84 μg/m3).
Lo smog rimane elevato anche in Veneto. L’aria è scadente, vale a dire con concentrazioni di PM10 tra 50 e 100 μg/m3, nelle province di Padova, Rovigo, Venezia e Verona. In queste ultime due, in particolare, il livello di PM10 supera i 90 μg/m3: nella centralina di Sacca Fisola (Venezia) si è registrato ieri un livello di PM10 pari a 91 μg/m3 mentre in quella di Borgo Milano (Verona) di 93 μg/m3. Dati ancora incompleti per le centraline Arpa del Piemonte, ma c’è comunque da segnalare una concentrazione di polveri sottili elevata in provincia di Novara con i 102 μg/m3 di Omegna-Crusinallo e i 92 μg/m3 di Oleggio-Gallarate.