L’Artico da bianco a blu? Estati senza ghiaccio possibili entro il 2035
Secondo una ricerca condotta dall’Università del Colorado Boulder, il primo giorno senza ghiaccio marino potrebbe verificarsi oltre 10 anni prima rispetto alle proiezioni precedenti
L’Artico estivo da bianco a blu? Secondo un nuovo studio, infatti, si rischiano estati senza ghiaccio già entro i prossimi dieci anni. L’habitat di orsi polari, foche e trichechi potrebbe essere costituito principalmente da acqua già nel 2035 a causa delle emissioni di combustibili fossili.
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Artico, entro il prossimo decennio non sarà impossibile vedere estati prive di ghiaccio marino
Entro il 2035, dunque, l’Artico potrebbe vedere giornate estive senza ghiaccio marino a causa delle emissioni inquinanti. Questo trasformerebbe l’habitat unico di orsi polari, foche e trichechi da un “Artico bianco” a un “Artico blu”, dicono gli scienziati. Con l’espressione “senza ghiaccio” gli scienziati intendono un livello di ghiaccio inferiore e 1 milione di km quadrati, nel qual caso l’Artico sarebbe costituito principalmente da acqua.
I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Reviews Earth & Environment, suggeriscono che il primo giorno senza ghiaccio nell’Artico potrebbe verificarsi più di 10 anni prima rispetto alle proiezioni precedenti. Secondo le stime degli scienziati, dal 2035 al 2067 potrebbero verificarsi settembre costantemente liberi dai ghiacci. L’anno esatto dipende chiaramente dal tempo che impiegherà il mondo a ridurre in maniera consistente la quantità di combustili fossili bruciati. Entro la fine del secolo, in uno scenario ad alte emissioni, saranno possibili condizioni senza ghiaccio tra maggio e gennaio. Di contro, in uno scenario a basse emissioni, le stesse condizioni sono potenzialmente probabili da agosto ad ottobre.
A soffrire non sarà solo la fauna selvatica dell’Artico per la scomparsa del suo habitat ma anche le persone che vivono sulla costa. Il ghiaccio marino, infatti, riduce gli effetti delle onde oceaniche sulla costa, il che significa che se viene perso le onde saranno più forti e più grandi e causeranno una maggiore erosione.
Esiste il potenziale per risolvere questo problema: una differenza con la calotta glaciale della Groenlandia
Alexandra Jahn, professoressa associata di scienze atmosferiche e oceaniche presso l’Università del Colorado Boulder e autrice principale della ricerca, ha dichiarato: “Ciò trasformerebbe l’Artico in un ambiente completamente diverso, da un Artico bianco estivo a un Artico blu. Quindi, anche se le condizioni senza ghiaccio sono inevitabili, dobbiamo comunque mantenere le nostre emissioni il più basse possibile per evitare condizioni prolungate senza ghiaccio”.
Tuttavia, spiega, esiste il potenziale per risolvere questo problema: “A differenza della calotta glaciale della Groenlandia, che ha impiegato migliaia di anni per formarsi, in uno scenario in cui dovesse sciogliersi tutto il ghiaccio marino artico e in cui noi riuscissimo a capire come rimuovere la CO2 dall’atmosfera per invertire il riscaldamento, il ghiaccio marino tornerebbe entro un decennio“, ha detto Jahn.