ClimaEsteroNotizie Mondo

Tempesta Eunice, venti record a quasi 200 km/h: c’entra la crisi climatica

Una raffica di vento a 196 km/h è stata registrata sull’isola di Wight venerdì mattina: si tratta del un valore più forte mai registrato in Inghilterra.

La tempesta Eunice che ha compito il Regno Unito potrebbe essere una delle più violente di sempre per quelle zone. Una raffica di vento a 196 km/h (122 mph) è stata registrata sull’isola di Wight venerdì mattina: si tratta del un valore più forte mai registrato in Inghilterra.
Il sud dell’Inghilterra e il Galles hanno vissuto ore drammatiche con venti estremamente violenti, precipitazioni e inondazioni: si contano almeno 8 vittime. L’allerta rossa emanata indica infatti un pericolo elevato per la vita perché venti così intensi causano danni alle infrastrutture e pericolosi detriti.

Eunice è stata preceduta solo due giorni prima dalla tempesta Dudley, che ha colpito la Scozia e l’Irlanda del Nord il 16 febbraio.

Tempesta Eunice e crisi climatica: quanto conta il riscaldamento globale?

Diversi studi hanno confermato che i cambiamenti climatici stanno rendendo queste tempeste atlantiche più intense e violente.
Il professor Dann Mitchell, climatologo presso l’Università di Bristol, ha affermato su Science Focus che con il riscaldamento globale le tempeste si stanno spostando più a Nord a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla corrente a getto.

La corrente a getto (jet stream) è uno dei principali flussi d’aria che caratterizza l’emisfero boreale. Avendo una direzione costante, ma anche fluttuazioni naturali, sospinge le perturbazioni da ovest verso est e viene alimentata dalla differenza di temperature tra l’Artico e i Tropici. L’aumento delle temperature sembra stia alterando la corrente a getto “spostandola” più a Nord e dunque spostando anche le tempeste che colpiranno con maggiore frequenza e intensità luoghi normalmente risparmiati da questi eventi.
L’aumento della pioggia e delle inondazioni inoltre è dovuto a quello che viene definito effetto termodinamico. Un’atmosfera più calda contiene più vapore acqueo che si traduce in una maggiore piovosità. Un grado di riscaldamento globale si traduce in un aumento del 7% delle precipitazioni.

Finché le temperature globali aumenteranno – e non smetteranno di aumentare fino a quando non avremo raggiunto zero emissioni nette di CO2 – questi eventi diventeranno sempre più frequenti e intensi. Con l’attuale andamento delle emissioni di gas serra, sperimenteremo più inondazioni, precipitazioni più intense e molte più ondate di caldo estremo.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio