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Escursione sulla neve? Attenzione al pericolo valanghe

Attenzione durante le escursioni in montagna, il manto nevoso non è consolidato. Sulle Alpi oggi criticità fino ad arancione

Il pericolo valanghe resta marcato su gran parte delle Alpi dopo le abbondanti nevicate delle ultime settimane. Complice il ritorno del sole, molti potrebbero decidere di trascorrere la domenica sulla neve, ma prima di avventurarsi è bene consultare il bollettino del pericolo valanghe e prepararsi con la giusta attrezzatura.

Oggi i settori maggiormente a rischio sono quelli centro-orientali. In particolare, secondo l’ultimo bollettino di Aineva, è previsto un pericolo marcato (arancione) sulle Alpi di Friuli, Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, su settori delle Alpi di confine settentrionali di Piemonte e Valle d’Aosta e sulle Alpi Liguri e Marittime.

L’Arpa Veneto precisa che «la neve superficiale facilita la sciata in discesa e le escursioni in generale. Tuttavia il manto nevoso non è consolidato e sono presenti criticità che devono essere attentamente valutate per la presenza di accumuli da vento non facilmente individuabili perché nascosti dalla ultima nevicata e situazioni di
instabilità naturale che possono generare valanghe spontanee. Per tutte le escursioni al di fuori degli ambiti controllati si consiglia l’attrezzatura di autosoccorso (ARTVA, pala e sonda) e un adeguato comportamento».

Anche l’Arpa Lombardia specifica che «in seguito a sovraccarico da vento, sui pendii non ancora scaricati, saranno ancora possibili distacchi spontanei, in genere di piccole e medie dimensioni. A quote inferiori possibili locali scaricamenti e valanghe di piccole e medie dimensioni di neve bagnata, anche di fondo. Il distacco di lastroni in quota sarà possibile localmente al passaggio di un singolo escursionista».

In Friuli, l’Arpa avverte che al di sopra dei 1800-1900 metri «il distacco provocato di valanghe, anche di grandi dimensioni, potrà avvenire anche in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali. Salendo di quota i punti potenzialmente pericolosi aumentano per dimensioni e diffusione. Sotto i 1800-1900 m sulle Alpi e
sulle Prealpi previsto pericolo 2 (moderato): sui pendii molto ripidi con accumuli da vento, il distacco di valanghe potrà avvenire generalmente con forte sovraccarico. Su tutto il territorio sono inoltre possibili localizzati distacchi spontanei dalle pareti e lungo i canaloni più ripidi in quota in particolare sui versanti meridionali. Sui pendii erbosi ripidi, in qualunque momento, saranno ancora possibili valanghe da slittamento, anche di grandi dimensioni. Per le escursioni in quota è richiesta una buona capacità di valutazione locale del pericolo di valanghe».

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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