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L’importanza delle Aree Marine Protette nella conservazione del nostro mare

In Italia ne abbiamo 29, ma è possibile fare molto di più

Il mare e gli oceani coprono oltre il 70% della superficie terrestre e ospitano una straordinaria biodiversità. Sono fondamentali per la regolazione del clima, la produzione di ossigeno e il sostentamento di milioni di persone. Tuttavia le attività umane, come la pesca intensiva, l’inquinamento e i cambiamenti climatici, minacciano la salute degli ecosistemi marini e rischiano di farci perdere una risorsa d’importanza vitale. In questo contesto, le aree marine protette (AMP) emergono come strumenti cruciali per la conservazione degli oceani.

Cosa sono le Aree Marine Protette?

Le aree marine protette sono zone di mare e oceani in cui le attività umane sono regolamentate per proteggere l’ambiente marino e le specie che lo abitano. Possono variare in dimensioni e livello di protezione, spaziando da riserve marine totalmente protette, dove è vietata qualsiasi attività estrattiva, a aree in cui sono permesse solo attività sostenibili e a basso impatto.

Benefici delle Aree Marine Protette

  1. Conservazione della Biodiversità:
    Le aree protette forniscono rifugio a specie marine vulnerabili e minacciate, proteggendo habitat critici come barriere coralline, mangrovie e praterie di posidonia. La riduzione della pressione umana in queste zone permette agli ecosistemi di rigenerarsi e prosperare, aumentando la biodiversità e la resilienza degli oceani.
  2. Resilienza ai Cambiamenti Climatici:
    Gli oceani sono al centro degli impatti dei cambiamenti climatici, con effetti come l’acidificazione, l’innalzamento delle temperature e l’innalzamento del livello del mare. Le AMP possono aumentare la resilienza degli ecosistemi marini, fornendo aree dove le specie possono adattarsi ai cambiamenti e mantenendo la funzione degli ecosistemi critici.
  3. Ripristino degli Stock Ittici:
    In molte aree del mondo, la pesca eccessiva ha portato al declino delle popolazioni ittiche. Le aree protette possono agire come dei veri e propri vivai del mare, dove i pesci possono riprodursi e crescere indisturbati. Gli esemplari adulti poi migrano oltre i confini delle AMP, rifornendo le zone di pesca circostanti e contribuendo a stock ittici più sani e abbondanti.
  4. Servizi Ecosistemici:
    Gli ecosistemi marini forniscono numerosi servizi, come la regolazione del clima, la purificazione dell’acqua e la protezione delle coste dalle tempeste. Le aree protette mantengono questi servizi vitali, beneficiando non solo l’ambiente, ma anche le comunità umane che dipendono dal mare e gli oceani.
  5. Ricerca e Educazione:
    Le aree protette offrono opportunità uniche anche per la ricerca scientifica, permettendo agli scienziati di studiare gli ecosistemi marini in condizioni relativamente intatte. Inoltre fungono da strumenti educativi, sensibilizzando il pubblico sull’importanza della conservazione marina e promuovendo comportamenti più sostenibili.
mare delfini mediterraneo
Foto: @DronedeRegard – Santuario dei Cetacei Pelagos

Mare in Italia: quali sono le aree protette?

In Italia ci sono 29 aree marine protette, a cui si sommano anche due parchi sommersi: in tutto, tutelano circa 228mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa. Sono costituite da ambienti marini che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche – spiega il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica -, e per l’importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono.
Generalmente ogni area protetta è suddivisa in tre tipologie di zone, con diversi gradi di tutela. Vi è inoltre il Santuario Internazionale dei mammiferi marini, detto anche Santuario dei Cetacei.

Le aree marine protette in Italia:

  • Area marina protetta Capo Caccia – Isola Piana
  • Area marina protetta Capo Carbonara
  • Area marina protetta Capo Gallo – Isola delle Femmine
  • Area marina protetta Capo Milazzo
  • Area marina protetta Capo Rizzuto
  • Area marina protetta Capo Testa – Punta Falcone
  • Area marina protetta Cinque Terre
  • Area marina protetta Costa degli Infreschi e della Masseta
  • Area marina protetta Isole Egadi
  • Area marina protetta Isola dell’Asinara
  • Area marina protetta Isola di Bergeggi
  • Area marina protetta Isola di Ustica
  • Area marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano
  • Area marina protetta Isole Ciclopi
  • Area marina protetta Isole Pelagie
  • Area marina protetta Isole Tremiti
  • Area marina protetta Miramare
  • Area marina protetta Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre
  • Area marina protetta Plemmirio
  • Area marina protetta Porto Cesareo
  • Area marina protetta Portofino
  • Area marina protetta Punta Campanella
  • Area marina protetta Regno di Nettuno
  • Area marina protetta Santa Maria di Castellabate
  • Area marina protetta Secche della Meloria
  • Area marina protetta Secche di Tor Paterno
  • Area marina protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo
  • Area marina protetta Torre del Cerrano
  • Area marina protetta Torre Guaceto

Parchi sommersi:

  • Parco sommerso di Baia
  • Parco sommerso di Gaiola
aree protette mare italia
Crediti: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica

Sfide e prospettive future

Nonostante i loro importantissimi benefici, le aree marine protette affrontano diverse sfide, come la mancanza di risorse per la gestione e la sorveglianza, la debolezza delle normative e la resistenza da parte delle comunità locali sono ostacoli comuni. È fondamentale che le aree protette siano ben progettate, gestite in modo efficace e supportate da politiche robuste e partecipazione comunitaria.

Inoltre, è essenziale espandere la rete di aree protette per il mare e gli oceani. Attualmente, infatti, solo il 7,65% degli oceani è protetto.
In questo senso un passo avanti importante è stato fatto dall’Europa di recente, con l’adozione del regolamento sul ristoro della natura che fissa l’obiettivo di ripristino globale per il recupero a lungo termine della natura nelle aree terrestri e marine dell’UE con obiettivi di ripristino vincolanti per habitat e specie specifici. Queste misure dovrebbero coprire almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e poi, entro il 2050, tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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