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Artico, una nave sulla rotta del Mare del Nord a febbraio: è la prima volta

Si tratta di una pessima notizia sullo stato di salute del ghiaccio pluriennale in quella zona

Per la prima volta una nave commerciale ha navigato lungo la rotta del Mare del Nord attraverso l’Artico a febbraio. Si tratta della nave cisterna Christophe de Margerie della società pubblica russa SovComFlot che è salpata il 19 febbraio scorso dal Jiangsu in Cina per approdare al porto artico di Sabetta attraverso uno spesso strato di ghiaccio marino.

Come riportato in precedenza dal Barents Observer, il vettore GNL lungo 299 metri operato da Sovcomflot il 27 gennaio è partito dal porto cinese e pochi giorni dopo ha navigato attraverso lo stretto di Bering dove si è poi unito al rompighiaccio nucleare 50 Let Pobedy. Si tratta di una pessima notizia sullo stato di salute del ghiaccio pluriennale in quella zona, dopo mesi di caldo anomalo nella zona dell’Artico.

Artico: una miniera di petrolio e gas naturale nel mirino di molti

Da sempre la navigazione di lungo transito in questo segmento della Northern Sea Route (Nsr) termina a novembre e riprende solo a luglio. La Christophe de Margerie per la prima volta ha aperto la via per le rotte commerciali nordiche, in questo viaggio sperimentale di andata e ritorno dal porto russo di Sabetta, affacciato nel Golfo di Ob, tra le penisole di Gyda e di Yamal, e quello cinese di Jiangsu.

Nell’intero Oceano Artico c’è un’enorme ricchezza di petrolio e gas naturale. I giacimenti scoperti sono circa trenta con riserve accertate simili a quelle dell’Arabia Saudita, circa 90 miliardi di barili, praticamente il 13% delle riserve globali. Le riserve di gas naturale sarebbero circa 47 miliardi di metri cubi, il 30% del totale mondiale. Con l’Artico sempre più caldo e navigabile, l’attacco a queste enormi risorse potrebbe diventare un grosso problema geopolitico ed ambientale.

Il “nuovo Artico” è ormai realtà

Mark Serreze, direttore del National Snow and Data Center, ha parlato ormai apertamente in diverse interviste e conferenze di un “nuovo Artico”, diverso da quello che conosciamo. In un futuro ormai alle porte l’Artico verrà percorso da esploratori “ultra-sponsorizzati o silenziosi sottomarini nucleari e sarà più accessibile”. Secondo il diritto internazionale, i cinque paesi che si affacciano sull’Oceano Artico (Stati Uniti, Canada, Norvegia, Russia e Danimarca, tramite la Groenlandia) beneficiano della sovranità sulle risorse naturali in una zona economica esclusiva di 200 miglia nautiche (370 km) di distanza dalla costa. Le acque al di là dei questo limite sono considerate come “alto mare”, cioè acque internazionali, dove le risorse naturali sono patrimonio dell’umanità.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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