Precious Plastic Uramba: il progetto colombiano che da un lato riduce l’inquinamento e dall’altro migliora le condizioni delle scuole
La plastica raccolta dalle spiagge e dal mare viene trasformata in banchi scolastici, promuovendo la circolarità dei materiali e unendo la lotta contro i rifiuti al miglioramento dell’istruzione
L’inquinamento da plastica è una delle emergenze ambientali più pressanti del nostro tempo: secondo dati delle Nazioni Unite ogni anno sono circa 430 milioni le tonnellate di plastica prodotte nel mondo, due terzi dei quali sono contenuti in prodotti a vita breve che diventano presto rifiuti. Una percentuale significativa finisce nell’ambiente; gli oceani sono i più colpiti con circa 11 milioni di tonnellate che raggiungono i mari ogni anno, con effetti devastanti sulla biodiversità marina e sugli ecosistemi.
A fronte di questa drammatica problematica, molte sono le iniziative che cercano almeno in parte, di arginare il problema. Questo articolo è fatto per farvi conoscere il progetto colombiano Precious Plastic Uramba che sta diventando il simbolo della lotta all’inquinamento e di un cambiamento sostenibile. Ci troviamo nel distretto di Buenaventura, nel Parco Nazionale Naturale Uramba Bahía Málaga, un’area ad alta biodiversità e popolare destinazione ecoturistica. Qui la plastica raccolta dalle spiagge e dal mare viene trasformata in banchi scolastici, unendo la lotta contro i rifiuti al miglioramento dell’istruzione.
La situazione ambientale di quest’area evidenzia sfide significative; senza un sistema strutturato di gestione dei rifiuti, gli abitanti devono ricorrere a soluzioni dannose come l’abbandono o la combustione della plastica, con gravi ripercussioni per l’ambiente e la salute. È in questo contesto che il progetto entra in gioco, offrendo una soluzione innovativa: il recupero della plastica per dare vita a oggetti utili per la comunità.
Il processo è ingegnoso e coinvolge diverse fasi. Le strutture metalliche di banchi scolastici danneggiati vengono restaurate, mentre la plastica viene selezionata, pulita, triturata e fusa. Il materiale lavorato viene poi modellato per formare componenti dei banchi come schienali, sedute e braccioli. Con soli 200.000 pesos colombiani (circa 46 euro) e 4 kg di plastica riciclata, un banco completamente rigenerato è pronto per l’uso.
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Questa iniziativa ha un doppio impatto positivo: da un lato riduce l’inquinamento e promuove la circolarità dei materiali, dall’altro migliora le condizioni delle scuole, fornendo agli studenti strumenti essenziali per l’apprendimento. Inoltre il progetto prevede un incentivo per la comunità locale: gli abitanti possono portare la plastica raccolta alla fondazione e ricevere in cambio monete virtuali da utilizzare per beni di prima necessità, stimolando la partecipazione attiva.
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Secondo i promotori la trasformazione dei rifiuti in banchi scolastici rappresenta un passo importante verso una gestione più consapevole delle risorse e un sostegno concreto all’istruzione. Tuttavia resta fondamentale il coinvolgimento delle comunità locali e il supporto di donatori per espandere l’iniziativa.
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Il progetto Precious Plastic Uramba dunque non solo aiuta a ripulire l’ambiente ma crea anche opportunità per migliorare la qualità della vita nella regione. Un esempio di come un’idea innovativa possa affrontare simultaneamente sfide ambientali e sociali, costruendo un futuro più sostenibile. Precious Plastic Uramba fa parte di Precious Plastic, ente no profit e capillare di riciclatori presenti in ben 56 Paesi. Sul loro instagram dichiarano di essere arrivati a riciclare 1.400 tonnellate di plastica nel 2023.
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“Il problema della plastica è ormai chiarissimo. Se sei su questa pagina web, è probabile che tu lo sappia già e ne comprenda la gravità. Precious Plastic esiste per ridurre i rifiuti di plastica. A volte lo facciamo aumentando il riciclaggio, oppure attraverso nuovi materiali biodegradabili; altre volte adottando stili di vita a zero rifiuti. Optiamo per qualunque cosa funzioni. Le nostre soluzioni vedono le persone come l’elemento chiave per risolvere il pasticcio della plastica. I nostri approcci contano sulle persone per apportare il cambiamento necessario. Piccoli passi, moltiplicati per milioni. È lì che possiamo vincere la nostra battaglia. Non crediamo nella tecnologia tecno-utopica, risolutiva, da sogno. Siamo una combinazione di persone, macchine, piattaforme e conoscenze per creare un sistema di riciclaggio globale alternativo. Tutti possono unirsi e supportarci!”.