Mare Mediterraneo colpito da un’ondata di caldo record nell’estate 2022
La temperatura del Mediterraneo superficiale si è mantenuta oltre i 27 gradi per ben 43 giorni consecutivi
Anche il Mare Mediterraneo ha subito un’ondata di caldo eccezionale durante l’estate. La stagione estiva 2022, la più calda mai registrata in Europa, è stata segnata infatti da temperature eccezionalmente elevate non solo della bassa atmosfera, ma anche della superficie del Mare Mediterraneo. Tra giugno e agosto la temperatura media superficiale del Mediterraneo si è mantenuta oltre i 27 gradi per ben 43 giorni consecutivi: un record dal 1982. L’estate è stata 1,4°C più calda rispetto alla media degli ultimi 40 anni, 2,2°C nei settori occidentali.
A subire il riscaldamento maggiore sono stati i settori occidentali del Mediterraneo, che hanno infatti vissuto una delle ondate di caldo più intense degli ultimi 40 anni. Secondo le analisi di CEAM (Centro di Studi Ambientali del Mediterraneo), nel tratto di mare che va dalla Comunità Valenciana alle le Isole Baleari, nel 2022 sono stati registrati 49 dei 100 giorni più caldi dal 1982 a questa parte.
Caldo record nell’Estate 2022 anche per il Mediterraneo superficiale
Le ondate di caldo portate dalla continua espansione dell’Anticiclone Africano verso l’Europa, hanno surriscaldato la superficie marina intensa e persistente. Le anomalie erano evidenti già a partire da giugno 2022, mese salito al terzo posto dei più caldi mesi di giugno per quanto riguarda la temperatura superficiale del Mediterraneo.
L’andamento è rimasto costante anche a luglio 2022, caratterizzato da valori molto elevati nella maggior parte del Mediterraneo. Il bacino occidentale ha mostrato valori di anomalia superiori al 90° percentile della serie storica, con i valori più alti nel Golfo di Genova. Il giorno più rovente del Mediterraneo è stato il 26 luglio, con ben 1,8°C di anomalia media: in questa fase, la temperatura ha raggiunto perfino punte di 30 gradi. Questo mese è salito al primo posto tra i mesi di luglio più caldi dal 1982.
Anche ad agosto 2022, le zone più calde sono state quelle occidentali del Mediterraneo, specie tra la costa di Valencia e le Isole Baleari, il Mar Tirreno e la costa tunisina. Le maggiori anomalie sono state riscontrate nell’area valenciano-baleari, nel Golfo di Genova e nel Mar Tirreno occidentale. Nella serie storica, agosto 2022 presenta il secondo valore più alto dal 1982, quasi a pari merito con quello del 2018.
Il mar Mediterraneo si sta scaldando velocemente
Dai grafici elaborati dal NCEI il riscaldamento del Mediterraneo risulta evidente: rispetto al 1982 non solo è aumentata la temperatura media, ma anche il periodo interessato da temperature elevate. Se nel 1982 il periodo in cui il Mediterraneo superava in media i 25 gradi andava da metà luglio a inizio settembre, oggi si è esteso, andando da fine giugno fino a fine settembre, o addirittura ad inizio ottobre.
L’area del Mediterraneo è, come sappiamo, un punto caldo del cambiamento climatico, ossia una zona che si riscalda più velocemente. Le conseguenze non riguardano solo gli ecosistemi marini, ma anche l’uomo.
L’Italia, così come tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sono strettamente condizionati dallo stato del mare, specie se consideriamo le interazioni tra mare e atmosfera. Sappiamo che una temperatura superficiale più elevata, provoca una presenza maggiore di umidità in atmosfera, vero e proprio carburante per le perturbazioni in transito. Tra le conseguenze di questa relazione, infatti, c’è il rischio di piogge più intense e abbondanti, e un maggiore rischio idrogeologico sui territori colpiti.
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