Concentrazioni di CO2 mai così alte in 65 anni, e non è ancora finita

Le concentrazioni di CO2, rilevate dall’Osservatorio sul Maunakea, alle Hawaii, hanno già superato il record raggiunto nel 2022. Nel mese di marzo la CO2 ha raggiunto una concentrazione di 421 ppm, ossia il valore mensile più alto mai raggiunto negli ultimi 65 anni.

L’anidride carbonica, il più abbondante tra i gas serra derivanti dalle attività umane, è molto potente e persiste nell’atmosfera e negli oceani per migliaia di anni. Per questo, gran parte degli sforzi internazionali punta alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

La stazione di rilevamento in origine era posta sul Mauna Loa, ma è stata spostata in seguito all’eruzione del vulcano stesso avvenuta a fine 2022 a circa 33 chilometri di distanza, sul vulcano dormiente Maunakea.

CO2, concentrazioni mai così elevate e il picco annuale deve ancora arrivare

Stando ai dati riportati dalla NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration, l’anidride carbonica ha raggiunto un valore medio di 421 ppm nel mese di marzo 2023, superando il marzo 2022 che aveva chiuso a 418.81 ppm. Nel corso del mese di aprile, come sempre succede, i valori giornalieri di CO2 sono aumentati ulteriormente, ad un ritmo impressionante, fino a raggiungere un picco di 424.83 ppm il 17 aprile.

Nonostante si parli di un valore giornaliero, e quindi non paragonabile ai valori medi storici, preoccupa il trend di crescita delle concentrazioni di CO2. Stando infatti alle medie mensili, marzo 2023 ha già superato il picco del 2021 (419.13 ppm), e quello del 2022 (420.99 ppm). Nei prossimi mesi la concentrazione di anidride carbonica dovrebbe aumentare, fino a raggiungere il picco annuale tra i mesi di maggio e giugno.

Il trend, dunque, è ancora in crescita. Se paragoniamo le medie settimanali della prima settimana di aprile, 10 anni fa eravamo a 397.93 ppm, nel 2022 viaggiavamo con concentrazioni di 419.90 ppm, mentre quest’anno abbiamo raggiunto i 422.88 ppm.