Cambiamenti climatici, il metano influisce più di quanto si pensasse: i risultati di una nuova ricerca
Un nuovo studio ha fatto luce su quanto l'utilizzo dei combustibili fossili stia modificando l'atmosfera terrestre
Il contributo dei gas serra ai cambiamenti climatici è cosa nota, ma una nuova ricerca, pur confermando che il nemico numero 1 resta l’anidride carbonica, ha rivelato che il metano ha più responsabilità di quanto ci si aspettasse.
La ricerca è stata pubblicata ieri sulla rivista scientifica Nature e fa luce su quanto l’utilizzo dei combustibili fossili stia modificando l’atmosfera terrestre, incidendo così sui cambiamenti climatici. La buona notizia, sottolineano gli scienziati, è che sapere che una parte importante delle emissioni di metano deriva dalle attività umane ci dà il potere di controllarle.
Il metano presente nella nostra atmosfera proviene da numerosi fonti, ma può essere suddiviso in due categorie: esistono infatti il metano biologico – rilasciato nell’aria da piante e animali, ma anche da attività umane come le discariche, l’allevamento e le risaie -, e il metano fossile, che può filtrare dal sottosuolo in modo naturale o può essere rilasciato nell’atmosfera dalle attività umane di estrazione di petrolio e gas.
Secondo i ricercatori, dalla rivoluzione industriale la concentrazione di metano nell’atmosfera è aumentata di circa il 150 per cento. Gli scienziati sono stati in grado anche di fare una stima di quanta parte di questo metano oggi presente nell’aria derivi dall’estrazione di combustibili fossili e hanno scoperto che è tra il 25 e il 40% in più rispetto a quanto si pensasse in precedenza.
Il ruolo che questo gas svolge nell’ambito dei cambiamenti climatici è molto importante, perché è estremamente efficace nell’intrappolare il calore: una molecola di metano ha un potenziale di riscaldamento globale 20 volte maggiore dell’anidride carbonica.
Negli ultimi anni la domanda globale di gas naturale è aumentata e in molte parti del mondo il metano sta sostituendo il carbone nella produzione di elettricità e nel riscaldamento delle abitazioni. per il suo presunto impatto ambientale inferiore, questo gas è stato visto come un “combustibile ponte” tra il carbone e le fonti di energia rinnovabili; ma anche se la sua combustione produce quantità di anidride carbonica molto inferiori rispetto a quella del carbone, le emissioni di metano rappresentano un problema serio per il pianeta, avvertono gli scienziati.