Acqua - Water ObservatorySalute del pianeta

Le Florida Keys presto finiranno sott’acqua: serve un piano d’azione

Le autorità devono iniziare a pensare ad azioni concrete per salvare la regione dall'inevitabile innalzamento del livello del mare

L’innalzamento del livello del mare è uno dei grandi problemi legati alla crisi climatica e si prevede che avrà un impatto devastante sulle zone costiere e sui territori poco elevati sopra il livello del mare in tutto il Mondo. Tra questi ci sono sicuramente le Florida Keys, un arcipelago che si estende a sud della punta meridionale della Florida abitato da circa 80 mila persone.

Leggi anche: Fusione dei ghiacci: queste le città che finirebbero sott’acqua

Tra il 2000 e il 2017 il livello a Key West, punto più meridionale della Florida, si è già alzato di quasi 10 centimetri e nei prossimi anni continuerà ad aumentare. Dalle simulazioni della NOAA e dell’IPCC si prevede che vicino a Key West, rispetto al livello medio del 2000, il livello del mare salga di 25-43 centimetri entro il 2040, di 54-137 cm entro il 2070 e di 100-345 cm entro il 2120.

Serve un piano d’azione concreto per salvare le abitazioni poste sulle aree più a rischio. Per questo le autorità della città di Marathon hanno deciso di intervenire ed alzare le strade che connettono queste isole paradisiache al continente. Ma combattere contro un fenomeno di tale portata, per di più senza fondi, è praticamente impossibile. I residenti saranno costretti a fare i conti in prima persona con allagamenti sempre più frequenti nei prossimi anni. Senza fondi gli abitanti dovranno arrendersi alle maree e abbandonare le proprie case. E senza assicurazione e senza la possibilità di ottenere un mutuo per una casa che presto finirà sott’acqua, questo potrebbe avvenire anche prima che le zone abitate vengano sommerse.

«Senza una strategia, parti delle Keys potrebbero essere raggiungibili solo via mare – ha commentato al Guardian Kristina Hill, progettista ambientale dell’Università della California.

Foto di Lisa Larsen da Pixabay

L’arcipelago sparirà gradualmente inghiottito dall’oceano: potremmo trovarci di fronte a tante rovine con il rischio di inquinamento delle acque causato dalle perdite provenienti dalle taniche sommerse, dalle vecchie tubature».

Senza andare troppo lontano, la Contea di Miami Dade, sulla punta sud-occidentale della Florida, ha deciso che per contrastare l’innalzamento del livello del mare bisognerà costruire edifici elevati da terra e nell’entroterra. Si stima che l’aumento del livello dei mari causerà danni per 25 miliardi di danni solo qui.

Foto di David Mark da Pixabay

Il livello del mare continuerà ad aumentare, c’è poco da fare. Anche se le azioni di mitigazione per ridurre le emissioni di gas serra avessero successo, l’innalzamento del livello dei mari è inevitabile: potrebbero ridurne la velocità, ma non potranno invertire la tendenza. E connesso a questo fenomeno c’è anche un maggiore rischio legato agli uragani, molto frequenti in queste zone: l’onda di tempesta (storm surge) che segue le tempeste nel loro impatto sulla terraferma provocherà allagamenti sempre più diffusi e importanti lungo le zone costiere.

Leggi anche: Il riscaldamento globale renderà gli uragani più intensi e distruttivi?

Per non farsi trovare impreparate le contee delle Florida Keys devono iniziare a pianificare il prima possibile. I prossimi anni saranno cruciali per l’implementazione del Piano d’Azione regionale per il Cambiamento Climatico (RCAP) utile per salvare le infrastrutture già esistenti per iniziare a considerare strategie di adattamento.

Leggi anche:

Record in Russia: in 120 anni mai così caldo nel mese di giugno a Mosca

Svalbard, esteso il parco nazionale: la Norvegia vuole proteggere foche e orsi polari dalla crisi climatica

Grandi Navi a Venezia, l’ultimatum dell’Unesco: se non si fermano subito la Serenissima rischia la lista nera dei siti in pericolo

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio