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Antartide, lo scioglimento rapido dei ghiacci è ormai inevitabile

Secondo una nuova ricerca, le conseguenze sull'innalzamento del livello del mare sono "terribili"

Dall’Antartide non arrivano buone notizie. Secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Climate Change, lo scioglimento accelerato dei ghiacci nell’Antartide occidentale è ormai inevitabile per il resto del secolo. E questo indipendentemente dal taglio delle emissioni di combustili fossili che il mondo riuscirà a portare avanti per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali.

L’Antartide ha perso 7,5 trilioni di tonnellate di ghiaccio dal 1997: “Nessun segno di ripresa”

Antartide occidentale, lo scioglimento dei ghiacci implica conseguenze “terribili” per le città costiere

Le conseguenze sull’innalzamento del mare vengono definite “terribili” dagli scienziati, che sottolineano come molte città costiere potrebbero spopolarsi. L’analisi mostra infatti che il tasso di scioglimento delle piattaforme di ghiaccio galleggianti nel Mare di Amundsen, nell’Oceano Antartico, sarà tre volte più veloce in questo secolo rispetto al secolo precedente.

Lo scioglimento delle piattaforme di ghiaccio galleggianti significa che le calotte glaciali sulla terra sono libere di scivolare più rapidamente nell’oceano. Milioni di persone vivono in città costiere vulnerabili all’innalzamento del livello del mare, come per esempio New York, Mumbai e Shanghai, e più di un terzo della popolazione mondiale vive entro 100 km dalla costa. Attuare le giuste contromisure per difendersi dall’innalzamento del mare è molto complicato, affermano gli scienziati, poiché dipende tutto da cosa succederà in Antartide. Proprio per questo i ricercatori chiedono che le nuove scoperte sullo scioglimento dei ghiacci vengano tradotte urgentemente in stime certe sull’innalzamento del mare.

Un fattore importante è la variabile climatica naturale che detta il ritmo dello scioglimento dei ghiacci

La ricerca ha utilizzato un modello computerizzato ad alta risoluzione del Mare di Amundsen per fornire la valutazione più completa del riscaldamento nella regione fino ad oggi. I risultati hanno indicato che l’aumento dei tassi di scioglimento nel 21° secolo era inevitabile in tutti gli scenari plausibili per quanto riguarda il ritmo dei tagli al consumo di combustibili fossili.

Un fattore importante è la variabilità climatica naturale nell’Antartide occidentale, particolarmente significativa poiché delinea delle piccole differenze nello scioglimento dei ghiacci con scenari rapidi, medi e lenti. E questa panoramica diventa ovviamente importante in relazione ai piani da attuare sul taglio delle emissioni.

La dottoressa Kaitlin Naughten del British Antarctic Survey, che ha guidato il lavoro, afferma: «Abbiamo già una crisi di rifugiati nel mondo e l’innalzamento del livello del mare non farà altro che peggiorare la situazione. Come affronteremo lo sfollamento di milioni di persone, o forse di oltre un miliardo, a seconda dell’entità dell’innalzamento del livello del mare?». Una domanda alla quale urge rispondere in tempi brevi.

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Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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