Ghiacci artici: estensione vicina al record minimo
Rispetto al giugno del 1979 la banchisa ha perso una superficie pari a 6 volte e mezza l'Italia
Le condizioni dei ghiacci artici risentono di condizioni meteo-climatiche più miti del normale. All’inizio di luglio l’estensione della calotta ha sfiorato i record storici minimi per il periodo e nelle prossime settimane, come solitamente accade, il declino continuerà ad un ritmo ancora più incalzante. Luglio, infatti, è il mese dell’anno in cui la calotta perde ghiaccio più velocemente.
Secondo l’ultimo bollettino del National Snow and Ice Data Center nel mese di giugno la perdita di ghiaccio artico è stata veloce e costante. Nel mese si sono fusi 2,39 milioni di chilometri quadrati, praticamente quasi 80 mila al giorno (79,6): si tratta di un valore notevolmente più alto della media di 56.200 chilometri quadrati.
Le condizioni meteo del mese di giugno sono state caratterizzate da un’area di bassa pressione anomala nei pressi del Polo Nord e da un’alta pressione semi stazionaria sull’Europa occidentale. Con una bassa pressione così forte le temperature dell’aria avrebbero dovuto essere più fredde del normale, e in passato è sempre stato così, questa volta però le temperature sono rimaste prossime alla norma. Inoltre a circa 800 metri di quota sopra la Scandinavia le temperature raggiungevano valori anche 2-5 gradi superiori alle medie, ma erano elevate anche sopra la Siberia nord-orientale, sul Mare di Laptev e sul Mare di Siberia, mentre si sono registrate temperature più fredde solo sull’Alaska centrale e sulla Siberia centrale. Gran parte dell’mar glaciale artico risultava essere di 1-3 gradi più caldo del normale.
In media l’estensione della calotta è stata di 10,71 milioni di chilometri quadrati, solo 300 mila in più del record minimo del mese raggiunto nel 2016. Rispetto alla media del periodo 1981-2010 manca all’appello più di 1 milione di chilometri quadrati. Rispetto al giugno del 1979 in tutto la banchisa ha perso una superficie pari a 3 volte il Texas o 6 volte e mezza l’Italia, ossia 1,99 milioni di chilometri quadrati.