L’iceberg più grande del mondo si sta per schiantare: gli ultimi aggiornamenti
La grande piattaforma di ghiaccio marino potrebbe essersi arenata sul fondale, mettendo a rischio l'intero ecosistema locale
Monitorato da mesi e mesi, come temuto, l’iceberg A68a ha raggiunto l’isola della South Georgia, dove una sempre più probabile collisione potrebbe provocare danni ambientali immensi. Il gigantesco iceberg, ora grande circa 3.900 chilometri quadrati, si trova ora a soli 60 chilometri dalle coste della remota isola nell’Oceano Atlantico meridionale.
Will iceberg #A68a get grounded as it closer to a shallower seafloor near South Georgia Islands ??? It will all depend on the current ? that is pushing the iceberg and might divert it around the island. pic.twitter.com/JFyn2iWtJK
— Stef Lhermitte (@StefLhermitte) December 12, 2020
Ora si teme che l’iceberg possa impattare, o aver già impattato, sul fondale marino meno profondo che circonda la South Georgia. Secondo gli esperti, infatti, l’iceberg potrebbe essere molto più esteso sotto la superficie dell’acqua di quanto sembri dalle immagini satellitari. Se dovesse raggiungere il fondale, l’iceberg potrebbe facilmente arenarsi.
Se dovesse verificarsi il rischio per gli animali che popolano quest’isola è altissimo: sia gli animali che abitano i fondali, che quelli che usano la terraferma come base per tutti i loro spostamenti potrebbero risentirne. A pinguini e foche, ad esempio, verrebbe a mancare lo sbocco sul mare, indispensabile per la caccia e la sopravvivenza. Inoltre, la fusione graduale del ghiaccio potrebbe liberare nelle acque dell’isola una grande quantità di acqua dolce, con effetti devastanti sull’ecosistema locale.
L’isola della South Georgia è popolata da oltre 1 milione di coppie di pigoscelidi antartici, che qui hanno una delle loro più vaste colonie del mondo, da circa 5 milioni di foche e da 65 milioni di volatili, che usano l’isola per riprodursi.
Secondo Klaus Strübing, uno scienziato della International Ice Charting Group (IICWG), l’iceberg potrebbe già essersi incagliato sul fondale. Dalle immagini satellitari, infatti, si può notare un leggero movimento in direzione oraria di uno degli estremi dell’iceberg su un settore del fondale profondo solo 76 metri.
E ora gli scienziati stanno preparando una missione urgente per poter controllare da vicino la situazione. Gli scienziati raccoglieranno campioni e studieranno le condizioni di salute degli animali marini, mentre due sottomarini misureranno la temperatura, la salinità e i livelli di fitoplancton dell’acqua circostante. Questa missione, della durata ancora indefinita, permetterà di capire l’impatto dell’iceberg sulle condizioni ambientali dell’isola.
Resta da capire cosa succederà: l’iceberg potrebbe scivolare lungo il bordo del fondale marino e allontanarsi dall’isola, oppure potrebbe restare incagliato qui per i prossimi mesi o anni.
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