Le isole Svalbard non hanno mai vissuto un’estate così calda dal 1889. L’arcipelago norvegese, posizionato tra i 74 e gli 81° di latitudine nord, rappresentano il territorio abitato più a nord del Mondo. Eppure, le temperature stanno superando ogni record anche qui. La crisi climatica e il riscaldamento globale nelle regioni artiche viaggiano ad un ritmo più veloce: sono tanti i record e le anomalia registrate negli ultimi anni.
Ghiacciai e ghiacci marini estremamente provati dall’estate 2020 |
Il trimestre estivo di giugno-luglio-agosto è stato particolarmente caldo alle Svalbard. Le temperature medie sono state complessivamente 3 gradi più elevate del normale, battendo il precedente record dell’estate del 2015. Il 25 luglio sull’isola è stato raggiunto addirittura un record di temperatura massima, con i 27,1°C registrati a Longyearbyen.
Dagli anno ’90 ad oggi, come si può notare dal grafico delle anomalie dell’Istituto Meteorologico norvegese, le temperature sono aumentate esponenzialmente. Secondo gli esperti, entro fine secolo le Svalbard diventeranno mediamente 10 gradi più calde, con un aumento notevole delle precipitazioni. Il rischio di inondazioni da fusione della neve e da pioggia sarà sempre più frequente. L’aumento delle temperature sta riscaldando e fondendo il permafrost, con il rischio crescente di frane e smottamenti, ed un aumento delle emissioni di gas serra.