Neve rosa sulle Alpi, la fioritura dell’alga mette in pericolo i ghiacciai
La comparsa di alghe nella neve o nel ghiaccio è capace di accelerare ulteriormente il processo di fusione dei ghiacci
Parti del ghiacciaio Presena si sono colorati di rosa per colpa di un’alga. La notizia ha fatto subito il giro del Mondo perché sebbene si tratti di un fenomeno naturale che si verifica nei mesi estivi persino al Poli, è uno dei problemi più evidenti legati al riscaldamento globale. In Antartide, ad esempio, il ghiaccio misto a neve al suolo si sono colorati di rosa-rosso lo scorso febbraio.
La comparsa di alghe nella neve o nel ghiaccio, favorita dall’aumento delle temperature, è capace di accelerare ulteriormente il processo di fusione dei ghiacci. Una prospettiva alquanto preoccupante, considerando che sulle Alpi quasi tutti i ghiacciai si stanno ritirando.
#Italie: La mystérieuse #neige #rose du #glacier #Presena dans les #Alpes
Le phénomène est causé par des #algues, elles obscurcissent la neige qui absorbe davantage la chaleur et fond plus rapidement https://t.co/25doKDW21l pic.twitter.com/iFsYcyvdYN
— Hubert MESSMER ??♂️?♂️ ? (@Zehub) July 6, 2020
Responsabile di questa variazione cromatica è l’alga Ancylonema nordenskioeldii, presente anche in Groenlandia. L’alga di per sé non è pericolosa, ma le conseguenze che potrebbe avere sul ghiaccio su cui fiorisce, potrebbero ulteriormente peggiorare le condizioni già gravi in cui versano i ghiacciai italiani.
L’alga, infatti, rende il ghiaccio più scuro, abbassandone l’albedo, una caratteristica delle superfici che quantifica la frazione di energia di radiazione elettromagnetica che viene riflessa e assorbita. Una superficie bianca, infatti, riflette tutte le lunghezze d’onda visibili, mentre una nera le assorbe tutte. Il bianco ha un valore di albedo pari a 1, il nero ha un albedo pari a 0. I valori intermedi sono infiniti, così come sono infinite le sfumature di colore. Quando il ghiacciaio non è più di colore bianco assorbe quindi più calore, che quindi ne favorisce la fusione.
Per questo motivo alcune zone del ghiacciaio Presena sono state coperte con un telo bianco geotessile per prevenirne una fusione eccessiva nei mesi più caldi dell’anno.