Il plancton potrebbe non sopravvivere a causa del riscaldamento globale
Non potrà adattarsi abbastanza rapidamente al tasso di riscaldamento che stiamo sperimentando ora e che sembra destinato a continuare
Il plancton potrebbe essere messo a rischio dal riscaldamento globale. Lo rivela un nuovo studio guidato da Rui Ying, dell’Università di Bristol nel Regno Unito, e pubblicato sulla rivista Nature.
My PhD work on foraminiferal acclimation was published in @Nature. Our study shows that modern warming is threatening planktic foraminifera differently than before.
— Rui Ying 🌏 (@YingRui17) November 13, 2024
“I risultati sono allarmanti – ha affermato Ying – perché anche con le proiezioni climatiche più prudenti di un aumento di 2 °C, è evidente come il plancton non potrà adattarsi abbastanza rapidamente al tasso di riscaldamento che stiamo sperimentando ora e che sembra destinato a continuare”.
I ricercatori hanno analizzato dapprima il comportamento del plancton durante l’ultima fase glaciale, circa 21mila anni fa.
Lo studio ha evidenziato che, in quel lontano periodo, gran parte del plancton riuscì a trovare rifugio nelle acque più fredde. Proiettando queste dinamiche negli scenari dei prossimi anni, emerge che gran parte del plancton potrebbe non sopravvivere. Secondo gli autori dello studio sarebbe una minaccia senza precedenti che sconvolgerebbe l’intero ecosistema marino con conseguenze gravi per la vita marina.
Il plancton, che comprende fitoplancton e zooplancton, gioca un ruolo cruciale nei movimenti ecologici degli oceani e nella regolazione del clima. Tuttavia, il riscaldamento globale ha impatti significativi sulle comunità planctoniche. L’aumento delle temperature marine, infatti, influenza la distribuzione e la crescita del plancton. Specie che preferiscono acque più fredde potrebbero diminuire, mentre altre più tolleranti al calore potrebbero espandere il loro habitat.
L’assorbimento di CO2 da parte degli oceani causa l’acidificazione, che può compromettere la capacità di alcune specie di plancton, come i molluschi e i coralli, di formare i loro esoscheletri. Le alterazioni nei modelli di circolazione oceanica e le variazioni climatiche possono influenzare la disponibilità di nutrienti essenziali per la crescita del fitoplancton, alterando le catene alimentari marine.
Dato che il plancton è alla base della rete alimentare marina, qualsiasi cambiamento nella sua abbondanza o varietà può avere ripercussioni su pesci, mammiferi marini e altri organismi. È importante monitorare e proteggere le comunità planctoniche, poiché la loro salute è fondamentale per la sostenibilità degli ecosistemi marini e per la regolazione del clima globale.