Territorio

In Turchia è strage di fenicotteri rosa

Siccità, cambiamenti climatici e opera irresponsabile delle aziende agricole ha determinato una moria di uccelli senza precedenti

Pessime notizie dalla Turchia: migliaia di nidi di fenicottero sono andati distrutti in riva al Lago del Sale. L’intera covata di una delle più grandi colonie dell’Eurasia è andata persa; si stima siano almeno 5000 i pulcini morti. Il Lago del Sale, in turco Tuz Gölü, è il secondo lago più grande della Turchia ed è uno dei più grandi laghi salati del mondo. Situato nell’Anatolia centrale, 105 km a nord-est da Iconio e 150 km a sud-est di Ankara, è conosciuto come lago rosa: un’alga infatti colora le sue acque. Con il caldo estivo, l’acqua evapora e il plancton che normalmente mangia le alghe scompare, motivo per cui le alghe che causano questa tonalità rosata, fioriscono e tingono il lago, offrendo uno spettacolare paesaggio naturale, bello e davvero unico. Ha un’estensione di 1.500 m² e una profondità fino a 2 metri per gran parte dell’anno; in estate quando l’acqua evapora, il luogo diventa un lago salato, fatto di saline incrinate. La carenza d’acqua che ha caratterizzato il 2020 che nei siti di nidificazione degli uccelli arrivava a malapena a 40 cm per poi sparire completamente quest’anno, ha esposto uova e pulcini all’arsura, facendone in poco tempo una vera e propria strage, con un ritmo di 200-300 animali morti al giorno.

Foto di Here and now, unfortunately, ends my journey on Pixabay da Pixabay

Questa zona è un vero e proprio paradiso che attira birdwatcher da tutto il modo: la visione di migliaia di fenicotteri rosa sulla chiara distesa d’acqua del Lago del Sale sembra quasi un miraggio e diventa uno dei ricordi più belli dei viaggiatori che attraversano l’Anatolia tra aprile e agosto. Tuz Gölü offrendo un punto di ristoro per gli uccelli in volo tra Africa ed Europa, è tappa fissa da secoli nelle migrazioni. Per la sua posizione è da sempre una sorta di area di servizio per gli uccelli, particolarmente importante per una colonia di circa 20000 fenicotteri che lo avevano eletto come luogo dove trovare le condizioni ideali per portare a termine il delicato periodo della deposizione delle uova che va da aprile a maggio, a cui segue un mese di cova, prima della cura dei pulcini, che dopo due mesi sono pronti a spiccare il volo. Siccità e cambiamenti climatici hanno avuto un ruolo determinante in questa catastrofe ma l’abbassamento del livello dell’acqua è frutto anche dell’opera irresponsabile delle aziende agricole dell’area, che hanno incanalato l’acqua del lago deviandola verso i campi.

Foto di Capri23auto da Pixabay

Tuz Gölü si trova in un’area molto produttiva, agricola e semi-industriale: la magistratura ha aperto un’indagine, con le tubature abusive che sono state messe sotto sequestro, ma servirà una strategia di protezione e conservazione concreta, considerando che negli ultimi 15 anni il livello del lago è sceso drasticamente a seconda dei punti. Alcune fattorie avevano lanciato l’allarme presso le amministrazioni locali, senza essere ascoltate. “Abbiamo perso un’intera annata di pulcini. Se tarderemo ancora a prendere provvedimenti la colonia sparirà del tutto in pochi anni. La situazione era stata denunciata alle autorità, ma purtroppo nulla è stato fatto. Ho girato il mondo per scattare foto, ma uno scenario del genere non lo avevo mai visto. Questi uccelli sono morti per negligenza e irresponsabilità, con la selezione naturale tutto questo non c’entra. Siamo tutti responsabili di quanto accaduto, non solo gli agricoltori e lo Stato, ma tutte le persone, ora bisogna fare qualcosa di concreto per salvare questi animali e uno dei posti più belli della Turchia” queste le dichiarazioni del fotografo naturalista Fahri Tunc che con le sue foto ha documentato la tragedia.

 

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Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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