Caldo estremo negli USA: superati i 50°C! Smog, mega-siccità e incendi
Una terribile ondata di calore sta attraversando il sud-ovest degli Stati Uniti: caldo estremo di notte, fiumi prosciugati e sistema energetico in crisi
La terribile ed estrema ondata di caldo che sta attraversando gli Stati Uniti sud-occidentali sta mettendo a dura prova circa 40 milioni di persone (ne abbiamo parlato qui). Diversi i record di caldo infranti negli ultimi giorni tra California, Nevada, Utah e Arizona. Nella Death Valley, in California, il termometro è salito fino a 53.2°C: record mondiale per la seconda decade di giugno. 50.6 gradi a Palm Springs, record di tutti i tempi e 45.6 gradi a Las Vegas.
? 53.2°C/127.7°F in #DeathValley ??, world record for the 2nd decade of June! Only 0.8°C from the monthly record & 1.2°C from the world record! ?
51.7°C Stovepipe Wells (Death Valley)
50.6°C #PalmSprings ➡️ all-time record tied
48.9°C Needles
47.8°C #Phoenix
45.6°C #LasVegas pic.twitter.com/RF91JjCkVE— Thierry Goose (@ThierryGooseBC) June 18, 2021
Il caldo non dà tregua nemmeno di notte. Sempre nella Death Valley il 18 giugno la stazione di Stovepipe Wells ha registrato una temperatura minima di 40.6 gradi. Si tratta della notte di giugno più calda mai registrata in Nord America.
In the Death Valley not only the days but even the nights are scorching: Today 18 June the CRN Station of Stovepipe Wells recorded a minimum temperature of 105F/40.6C. It was the warmest June night ever recorded in North America. pic.twitter.com/GaIjCO3xE2
— Extreme Temperatures Around The World (@extremetemps) June 18, 2021
Ondata di caldo negli Stati Uniti, preoccupazione per la siccità e gli incendi
Il caldo estremo che sta interessando il sud-ovest degli Stati Uniti non fa che aggravare la pesante siccità che attanaglia quei luoghi, scatenando incendi in tutta la zona per via delle condizioni climatiche calde e secche.
Siccità, è già emergenza in California: si preannuncia un’estate ad alto rischio |
Questo contribuisce a una pessima qualità dell’aria, che in molte zone è la peggiore mai registrata. Per esempio martedì le aree intorno a Phoenix hanno visto la peggiore qualità dell’aria da quando i dati hanno iniziato a essere registrati nel 1980, ha rivelato Ryan Stauffer, un esperto di qualità dell’aria della Nasa.
Two stations near Phoenix recorded Code Purple ozone yesterday. At the North Phoenix monitor, the 8-hr max of 108 ppb was the highest ever recorded, beating 106 ppb on July 26th, 1996. EPA AQS data go back to 1980. pic.twitter.com/TaSP2h1pfp
— Ryan Stauffer (@ryans_wx) June 16, 2021
Le alte temperature hanno messo a dura prova i sistemi energetici, con gli operatori di rete che invitano i residenti a risparmiare energia per evitare di innescare blackout. Molte città dell’ovest americano hanno messo a disposizione dei cittadini stazioni di idratazione per proteggerli dalle temperature pericolose. Per gli esperti questa è solo la prima di tante ondate di calore che travolgeranno gli Stati Uniti.
Calore estremo, la crisi climatica contribuisce a pompare le temperature mentre la mega siccità è potenzialmente la peggiore degli ultimi 1200 anni
Dietro questa estrema ondata di calore ci sono i cambiamenti climatici. Ne sono sicuri i ricercatori – si legge sul Guardian -, i quali prevedono ulteriori ondate anche peggiori di quella in atto. Oltre al caldo estremo, preoccupa anche l’aggravarsi di una mega-siccità che sta prosciugando i fiumi, mettendo a rischio i salmoni e svuotando i serbatoi.
La siccità è sul punto di diventare la «prossima pandemia»: l’allarme ONU |
Mercoledì il più grande bacino idrico d’America, il Lago Mead, ha registrato il livello più basso mai registrato da quando è stato riempito. Nel nord della California, quasi 17 milioni di salmoni sono stati portati in mare su una flotta di camion mentre i loro habitat fluviali si prosciugano e l’acqua diventa troppo calda per sopravvivere. Secondo l’US Drought Monitor, oltre il 55% dell’ovest sta vivendo condizioni di siccità “estreme” o “eccezionali”. L’acqua nel suolo è al minimo storico, il che significa che c’è poca umidità per assorbire il calore. Di conseguenza la terra è rovente e crea condizioni ancora più calde.