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Caldo intenso e gravidanza, quali rischi per le donne incinte e per i loro bambini non ancora nati?

Le temperature stanno aumentando ad un ritmo incalzante: ognuno degli ultimi 13 mesi ha battuto il rispettivo record di temperatura a livello globale, e le ondate di caldo spingono la colonnina di mercurio sempre più in alto, con rischi elevati specie per le persone più fragili, come le donne incinte.

Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali e l’espansione della superficie cutanea aumentano l’esposizione della madre al calore. Al di là del disagio, ci sono sempre più prove che il calore estremo può avere effetti deleteri sia sulla madre che sul suo bambino non ancora nato, che vanno dall’ipertensione fino alla morte in utero.

Uno studio, guidato da Ana Bonell, una clinica accademica della London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) con sede presso la Gambia Medical Research Unit, è stato avviato per comprendere in che modo lo stress da calore influisce sulla fisiologia delle donne incinte che lavorano come agricoltrici di sussistenza e quale impatto ha sui loro bambini non ancora nati. Per lo studio sono state seguite oltre 90 contadine incinte di Keneba, un villaggio rurale in Gambia, Africa occidentale.

I risultato dello studio hanno dimostrato come ogni aumento di 1°C della temperatura, lo stress fetale, indicato da un battito cardiaco accelerato e da un ridotto flusso sanguigno alla placenta, aumentava del 17%. Un terzo delle madri che hanno partecipato allo studio ha sperimentato tali sintomi.

In Gambia le temperature talvolta raggiungono anche picchi di 40-45 gradi, e sono in media 1 grado più elevate rispetto a 60 anni fa. La temperatura continua a salire in Gambia come nel resto del Mondo.

caldo gravidanza

Gli studi hanno collegato una maggiore esposizione al calore in gravidanza con un rischio maggiore di ipertensione e preeclampsia, una condizione che può essere fatale. Le donne incinte sottoposte a stress da calore hanno anche maggiori probabilità di soffrire di eventi cardiaci man mano che si avvicina la data del parto e hanno una maggiore probabilità di sviluppare diabete gestazionale. Un rapporto pubblicato quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che l’il rischio di parto pretermine aumenti del 16%, e questo risultato è associato a complicazioni che vanno dall’epilessia ai disturbi dell’apprendimento. Inoltre, l’esposizione al calore è stata collegata a tassi più elevati di aborto spontaneo e nati morti.

Secondo Nathaniel DeNicola, esperto di salute ambientale presso il Johns Hopkins Health System di Washington DC, le prove sempre più evidenti dei rischi legati al caldo anomalo ci devono portare ad agire. “Abbiamo trascorso molto tempo a descrivere il problema. Ora abbiamo urgentemente – e sottolineo la parola urgentemente – bisogno di passare alla ricerca di intervento”, ha affermato Gloria Maimela, che dirige il gruppo per il clima e la salute presso il Reproductive Health HIV Institute dell’Università del Witwatersrand in Sudafrica. Per questo ricercatori e funzionari si stanno impegnando nell’aumentare la consapevolezza di questi rischi nelle donne e future madri: devono conoscere i pericoli del caldo estremo.

In alcune zone, come quella di Kilifi, le donne lavorano fino al giorno del parto, sotto il sole cocente coperte da più strati di vestiti per non mostrare la gravidanza: qui infatti c’è la credenza che se si mostra il pancione c’è il rischio di perdere il bambino. Ma con temperature medie in aumento, ed eventi di calore sempre più intensi e frequenti, la salute delle donne e dei loro bambini sia in serio pericolo.

Il rischio riguarda anche altre aree del Mondo più sviluppate. Le donne incinte, esposte a temperature frequentemente oltre i 35 gradi, e senza la possibilità di trovare un luogo più fresco, sono egualmente a rischio. Parliamo di stati come l’India, ad esempio, del Medio Oriente, ma anche della Florida o della Grecia. Conoscere le complicazioni che l’esposizione al caldo estremo può provocare alle donne incinte e ai feti, così come alle categorie più vulnerabili della popolazione, è dunque fondamentale.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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