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Crisi climatica, ecco perché alcuni animali sopravvivranno più facilmente di altri

Gli scienziati hanno scoperto che le chance di sopravvivenza ai cambiamenti climatici potranno dipendere da specifici geni

Sappiamo da molto tempo che i cambiamenti climatici comportano rischi enormi per la sopravvivenza delle specie viventi, sia animali che vegetali. Ma gli scienziati hanno recentemente scoperto che alcuni animali saranno avvantaggiati, nella lotta per la sopravvivenza.

L’asso nella manica sarà il loro genoma che, come rivela una ricerca condotta dalla McGill University in Canada, permette in particolare ad alcuni pesci di adattarsi molto rapidamente ai cambiamenti estremi.
Tra i fortunati c’è lo spinarello, un pesce d’acqua dolce presente in tutto l’emisfero settentrionale e in quasi tutte le acque italiane, escluse quelle della Sicilia.

Flickr/Jack Wolf

Lo spinarello è noto per la sua capacità di resistere a un’ampia gamma di temperature, e può perfino sopravvivere anche nell’acqua salata. Come hanno scoperto gli ecologisti evoluzionisti la sua forza risiede nei geni.

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«La versione moderna dell’idea di evoluzione per selezione naturale formulata da Darwin postula che gli organismi con geni che favoriscono la sopravvivenza e la riproduzione tenderanno ad avere più prole rispetto ai loro pari, provocando un aumento della frequenza dei loro geni nelle generazioni future».
«Di conseguenza», ha spiegato l’autore principale della ricerca, Alan Garcia-Elfring, «le popolazioni si adattano meglio».

Con questo studio, spiega il ricercatore, «questo processo è stato analizzato retrospettivamente, in popolazioni che si sono adattate ai loro ambienti nel passato».
Per studiare la selezione naturale in azione, gli scienziati hanno monitorato sei popolazioni di pesci prima e dopo dei cambiamenti stagionali che hanno interessato il loro ambiente, utilizzando il sequenziamento del genoma.
Quando le stagioni sono segnate da modifiche estreme, come quelle rese sempre più frequenti e intense dai cambiamenti climatici, anche l’habitat di questi pesci subisce delle alterazioni estremamente significative, così come anche la percentuale di sale presente nell’acqua: solo i pesci che riescono a tollerare questi rapidi cambiamenti sopravvivono fino alla stagione successiva.

Attraverso lo studio, gli scienziati hanno potuto fare luce anche su come questi pesci si siano adattati ai cambiamenti nel passato: «potremmo essere in grado di utilizzare le differenze genetiche che si sono evolute nel passato come un metodo per prevedere il modo in cui le popolazioni animali potrebbero adattarsi a fattori di stress ambientale, come i cambiamenti climatici, anche in futuro», ha spiegato il dottor Barret, che ha supervisionato la ricerca.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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