Temperature

Clima e salute, gli italiani sono i più esposti al caldo in Europa

Nel mondo, quest'estate una persona su 4 è stata esposta a oltre 30 giorni di caldo estremo

A causa dei cambiamenti climatici, quest’estate 2 miliardi di persone hanno dovuto affrontare più di 30 giorni di temperature pericolose per la loro salute. Quella del 2024 è stata l’estate più calda che il nostro pianeta abbia mai registrato, una stagione record anche in 72 nazioni.

A fornire un nuovo quadro allarmante degli effetti dei cambiamenti climatici causati dall’uomo è un rapporto pubblicato da Climate Central che ha analizzato l’estate 2024, la stagione più calda mai registrata sulla Terra.
Tra giugno e agosto 2024 la crisi climatica, generata principalmente dall’utilizzo di combustibili fossili, ha provocato caldo estremo, piogge intense, inondazioni mortali, tempeste e incendi devastanti. L’analisi ha utilizzato il Climate Shift Index di Climate Central per determinare l’influenza dei cambiamenti climatici sulle temperature di quest’estate, e di conseguenza sull’intensificazione dei rischi per la salute legati al caldo.

Ecco i principali risultati dell’analisi:

  • Oltre 2 miliardi di persone (un quarto della popolazione globale) hanno sperimentato 30 o più giorni di caldo rischioso, reso almeno tre volte più probabile dai cambiamenti climatici.
  • Più di 4 miliardi di persone hanno affrontato temperature insolite, rese almeno tre volte più probabili dai cambiamenti climatici, il 13 agosto, il picco del caldo globale.
  • Durante questa stagione da record, in cui 72 Paesi hanno superato il loro record di calore per il periodo giugno-agosto, poche aree urbane sono sfuggite all’impatto dell’inquinamento da carbonio, causato principalmente dall’utilizzo di combustibili fossili.
  • In media una persona ha sperimentato 17 giorni in più di “caldo a rischio” in tutto il mondo a causa dei cambiamenti climatici, rappresentando un potenziale rischio per la salute globale.

In Europa, l’Italia è stato il Paese con il maggiore numero di persone esposte a temperature potenzialmente rischiose per la salute umana per almeno 30 giorni. Sono state 51 milioni in tutto, l’87 per cento della popolazione. Per oltre 5 milioni di persone in Italia, le temperature a rischio, rese tre volte più probabili dai cambiamenti climatici, sono state sperimentate per oltre 61 giorni.
Seguono in classifica la Spagna (30 milioni), la Romania (15 milioni) e la Francia (10 milioni).

Questi dati suonano l’ennesimo campanello d’allarme, e sottolineano l’urgenza di affrontare l’inquinamento da carbonio e l’impatto dei combustibili fossili, che rappresentano una minaccia crescente per la salute e il benessere globale.

Il rapporto di Climate Central è disponibile, in inglese, a questo link.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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