Gli oceani non sono mai stati così caldi, conseguenze gravi anche per i fenomeni meteo estremi
Nel 2020 gli oceani hanno fatto registrare un nuovo record assoluto di temperatura
Gli oceani sono sempre più caldi, e nel 2020 hanno fatto registrare un nuovo record assoluto. L’allarme arriva dalla NOAA, la National Oceanic and Atmospheric Administration.
Dalle colonne del Guardian, il ricercatore John Abraham ha spiegato che le misurazioni effettuate fin dagli anni Cinquanta mostrano in modo inequivocabile che gli oceani stanno diventando sempre più caldi a ritmi preoccupanti. Di anno in anno si registrano nuovi record, e quello che allarma maggiormente gli scienziati sono le tendenze a lungo termine.
«Gli oceani assorbono quantità incredibili di energia», sottolinea Abraham, e spiega come, di fatto, da essi dipendano anche le condizioni meteo sulla Terra.
Le acque oceaniche ricoprono circa il 70 per cento del pianeta, e il loro riscaldamento comporta un aumento della temperatura anche nell’atmosfera. Inoltre, con l’aumento del calore aumenta anche la quantità di acqua che evapora, e che di conseguenza influisce direttamente il livello di umidità nell’atmosfera. Per questo gli oceani controllano il tempo, con conseguenze importanti anche per gli esseri umani.
Oceani più caldi comportano fenomeni meteo sempre più estremi, come potenti tempeste tropicali, piogge molto più abbondanti del normale e inondazioni. Il 2020 è entrato nella storia, tra le molte altre cose, anche per il record di tempeste tropicali che hanno sferzato l’Atlantico.
«Allo stesso tempo – sottolinea il ricercatore – altre aree stano diventando più secche, con ondate di caldo più intense, siccità e incendi», come quelli che hanno messo in ginocchio, tra gli altri, l’Australia e la California. Con temperature destinate ad aumentare ulteriormente «ci aspettiamo che i record di calore continuino ad essere battuti – avverte Abraham – e che il tempo diventi sempre più insolito».