Oceani mai così caldi in 40 anni: nuovo record a metà marzo, e ancora senza El Niño
La superficie degli oceani non è mai stata così alta dal 1982: si teme l'effetto riscaldante del Niño, il cui arrivo è previsto nella seconda metà del 2023
Oceani mai così caldi come in questi giorni: raggiunta la temperatura superficiale media più alta da quando sono iniziate le osservazioni, battendo il record degli ultimi 41 anni. A metà marzo, stando alle osservazioni di NOAA OISST V2.1, la temperatura globale degli oceani ha di poco superato la soglia dei 21 gradi, un nuovo triste primato che preoccupa la comunità scientifica perché arrivato proprio allo svanire della Niña.
Oceani mai così caldi: nuovo record della temperatura superficiale. Si teme possa aumentare con l’arrivo del Nino
La Niña, che ci ha fatto compagnia negli ultimi 3 anni raffreddando in modo anomalo la superficie dell’oceano Pacifico equatoriale, si è appena dissipata, in favore di un ritorno a condizioni neutre del ciclo ENSO (El Niño Souther Oscillation). Stando però alle ultime proiezioni della NOAA nei prossimi mesi dovrebbe tornare Il Niño, il fenomeno opposto alla Niña, durante cui la superficie oceanica si surriscalda in modo anomalo sempre lungo il Pacifico equatoriale orientale.
In fasi caratterizzate dalla presenza del Niño la temperatura globale è facile che aumenti ulteriormente, proprio per il contributo che questo fenomeno ciclico ha sulla temperatura globale. Con buona probabilità, infatti, secondo gli esperti del MetOffice il 2023 sarà ancora più caldo a livello globale rispetto al 2022: questo sarà probabilmente il decimo anno consecutivo a registrare temperature medie globali di 1 grado e più oltre la norma.
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