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Un futuro prospero è ancora possibile: consumismo e clima le principali minacce. Lo studio

Consumismo e clima sono le principali minacce per un futuro prospero: abbiamo poco tempo per aggiustare la rotta, avverte uno studio, ma possiamo ancora farcela.

Una nuova ricerca pubblicata su The Lancet Planetary Health ha rivelato che un futuro prospero per il pianeta e per l’umanità è ancora possibile. Secondo lo studio, la capacità del pianeta di sostenere la vita umana e garantire risorse vitali sta già spingendosi oltre i suoi limiti, e senza interventi urgenti entro il 2050 si ridurrà in modo significativo quello che i ricercatori hanno identificato come lo “spazio sicuro e giusto” – l’unica area in cui il pianeta e le persone possono prosperare.

Lo studio evidenzia che l’unico modo per provvedere a tutti e garantire che le società, le imprese e le economie prosperino senza destabilizzare il pianeta è ridurre le disuguaglianze nell’accesso e nell’uso delle risorse critiche del sistema Terra, come l’acqua dolce e i nutrienti, parallelamente alla trasformazione economica e tecnologica.

Consumismo e clima le sfide da affrontare

Gli scienziati della Earth Commission, un gruppo internazionale di oltre sessanta esperti, hanno identificato lo “Spazio sicuro e giusto” come l’unico spazio in cui i danni agli esseri umani e alla natura possono essere ridotti al minimo e tutti possono essere soddisfatti. Tuttavia le proiezioni mostrano che questo spazio si ridurrà nel tempo, a meno che non vengano effettuate trasformazioni urgenti. In particolare, per quanto riguarda il clima i ricercatori hanno scoperto che, se non verranno apportati cambiamenti significativi ora, entro il 2050 non ci sarà più alcuno spazio sicuro e giusto. I sistemi terrestri rischiano di attraversare pericolosi punti di svolta che causerebbero ulteriori danni significativi alle persone in tutto il mondo, a meno che non si trasformino urgentemente i sistemi energetici, alimentari e urbani.

Le cause principali di questa situazione, avvertono gli esperti, sono le disuguaglianze e il consumo eccessivo di risorse limitate da parte di una minoranza. Fornire risorse minime a coloro che attualmente non ne hanno a sufficienza aggiungerebbe al sistema terrestre una pressione molto minore di quella attualmente causata dalla minoranza che utilizza risorse di gran lunga superiori.

Lo studio è stato guidato dai professori Joyeeta Gupta, Xuemei Bai e Diana Liverman e si basa sul rapporto Safe and Just Earth System Boundaries, pubblicato su Nature lo scorso anno, che ha rilevato che la maggior parte dei limiti vitali entro i quali le persone e il pianeta possono prosperare sono stati superati.

«Per la prima volta, gli scienziati hanno quantificato la sicurezza e la giustizia utilizzando le stesse unità di misura, al fine di determinare il percorso da seguire per un futuro stabile e resiliente in cui tutti noi possiamo prosperare», ha sottolineato Johan Rockström, co-chair della Earth Commission, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research e professore di Earth System Science all’Università di Potsdam. «Le comunità, povere e ricche, in tutto il mondo sono già vulnerabili e diventeranno ancora più esposte – ma abbiamo una finestra per agire ora e cambiare rotta».

Per la prima volta, sicurezza (un pianeta stabile) e giustizia (protezione delle persone dai danni) sono state quantificate utilizzando le stesse unità, dimostrando che la giustizia è un prerequisito per la sicurezza del pianeta e delle persone.

Cosa dobbiamo fare?

Gli esperti hanno individuato tre aree chiave in cui servono trasformazioni radicali per garantire che tutti possano prosperare senza compromettere la stabilità del pianeta:

  1. Cambiamenti economici e politici
    Uno sforzo ben coordinato e intenzionale tra politici, imprese, società civile e comunità può spingere a cambiare il modo in cui gestiamo l’economia e a trovare nuove politiche e meccanismi di finanziamento che possano affrontare le disuguaglianze riducendo al contempo la pressione sulla natura e sul clima.
  2. Gestione e condivisione delle risorse
    Fondamentale gestire, condividere e utilizzare le risorse in modo più efficiente ed efficace a tutti i livelli della società, anche affrontando l’eccesso di consumo di alcune comunità che limita l’accesso alle risorse di base per coloro che ne hanno più bisogno.
  3. Investimenti in tecnologie sostenibili
    Gli investimenti in tecnologie sostenibili e accessibili sono essenziali per aiutarci a utilizzare meno risorse e a riaprire lo Spazio Sicuro e Giusto per tutti – in particolare dove lo spazio rimasto è poco o nullo.

Cruciale il ruolo delle città e delle imprese

Città e imprese possono svolgere un ruolo chiave nella protezione dei sistemi terrestri critici. Applicando i limiti del sistema Terra e usandoli come riferimento per fissare obiettivi scientifici, possono gestire meglio le risorse naturali del pianeta.

«Le aziende e le città hanno un enorme potenziale per fare la differenza», osserva Xuemei Bai, membro della Earth Commission e professore emerito presso la Fenner School of Environment & Society dell’Australian National University. «Sono più agili e flessibili degli Stati e possono ridurre la loro pressione sul pianeta fissando obiettivi basati sulla scienza».

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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