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Plastica, per il 2024 la Terra ha già prodotto troppi rifiuti: i dati del Plastic Overshoot Day

Il rapporto pubblicato da Earth Action mette in luce come qualsiasi miglioramento nella capacità di gestione dei rifiuti venga spesso superato dalla crescente produzione di plastica

La plastica è già troppa per il pianeta. Una frase che dice tutto o niente, poiché i rifiuti di plastica erano e sono ancora, purtroppo, un cronico problema per l’intero pianeta. Ciò che forse non tutti sanno è che nel 2024 verranno prodotte più di 220 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica. Ieri, 5 settembre, si è infatti celebrato il Plastic Overshoot Day, ossia quel momento dell’anno in cui i rifiuti plastici prodotti dall’umanità superano la capacità dei sistemi di gestione degli stessi.

Plastica, il 66% della popolazione mondiale vive in luoghi in cui i rifiuti hanno superato la capacità di gestione

La ONG svizzera Earth Action dall’anno scorso ha dato vita al Plastic Overshoot Day, vale a dire un rapporto che svela quel preciso momento in cui i rifiuti di plastica presenti sul pianeta superano la capacità dei sistemi di gestione. Nel 2024 coincide appunto con il 5 settembre: secondo i dati raccolti da Earth Action, il 66% della popolazione mondiale vive in aree in cui i rifiuti di plastica hanno già superato la capacità locale di gestione. La pubblicazione di questo rapporto precede l’ultimo ciclo di negoziati riguardanti l’ormai famoso trattato internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, che si svolgeranno a novembre in Corea del Sud.

Quanto è grave la situazione dei rifiuti di plastica nel mondo? Ecco qualche dato utile

Ora come ora, solo 12 Paesi sono responsabili del 60% dei rifiuti di plastica mal gestiti a livello mondiale. I primi cinque sono Cina, Russia, India, Brasile e Messico. Ovviamente nessun Paese è esente dalla produzione di rifiuti: ogni anno ne vengono prodotti a livello globale circa 28 kg e, dal 2021, questa cifra è aumentata del 7,11%. La Terra non ha la capacità di gestire tutta la plastica prodotta e quindi – secondo quanto stabilito dal rapporto -, un terzo sarà mal gestito alla fine del suo ciclo di vita, vale a dire 69,5 milioni di tonnellate di plastica esistenti in natura.

Che tipo di rifiuti vengono inclusi nel rapporto? Una differenza rispetto allo scorso anno

Mentre nel rapporto inaugurale, quello del 2023, la ONG svizzera ha analizzato soltanto gli imballaggi di plastica quest’anno ha preso in considerazione anche i rifiuti provenienti dall’industria tessile e i rifiuti domestici. Nonostante un miglioramento nella capacità di gestione dei rifiuti di plastica, la quantità complessiva dei rifiuti mal gestiti è rimasta più o meno invariata. E la causa risiede nel continuo aumento dei rifiuti prodotti. Ciò significa, in teoria, che ci sono 117 giorni di eccesso di plastica: questo mette in luce il fatto che i rifiuti di plastica prodotti dal 5 settembre fino alla fine del 2024 saranno probabilmente gestiti male in tutto il mondo.

Al contrario, la platica ben gestita è quella che mira a ridurre al minimo l’impatto ambientale. I mezzi possono essere svariati, ma quelli che vengono considerati più efficaci sono il riciclo e la progettazione di plastiche per la riciclabilità, la riduzione della plastica utilizzata in modo da abbattere l’inquinamento e le emissioni, il riutilizzo e l’eliminazione degli imballaggi non necessari. Secondo Earth Action, qualsiasi miglioramento nella capacità di gestione dei rifiuti viene spesso superato dalla crescente produzione di plastica. Ritengono inoltre che l’ipotesi che il riciclo “risolva la crisi della plastica” sia fondamentalmente errata.

Quale può essere dunque la soluzione?

“Il Plastic Overshoot Day dovrebbe servire sia come testimonianza della nostra attuale traiettoria sia come modello per le azioni necessarie. Le decisioni prese oggi riecheggeranno negli ecosistemi e nelle economie per generazioni”, afferma Sarah Perreard, Co-CEO di Earth Action & Plastic Footprint Network. “Molte aziende e piccole e medie imprese – afferma -, stanno adottando misure per tenere conto della loro impronta di plastica e instillare circolarità attraverso le catene di fornitura. Sono queste azioni aziendali, la collaborazione e la regolamentazione attraverso un efficace Trattato ONU che produrranno il cambiamento”.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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