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Trovate tracce di Fentanyl nei delfini: lo studio su iScience

La sostanza è 100 volte più potente della morfina e sta causando migliaia di vittime negli Stati Uniti

Il Fentanyl, una droga sintetica circa 100 volte più potente della morfina e con un’elevatissima tossicità, è stato trovato nei delfini. Secondo uno studio pubblicato su iScience, la sostanza è stata trovata all’interno di 18 campioni di tessuto adiposo prelevati da un totale di 89 delfini appartenenti alla specie Tursiops truncatus che vivono o hanno vissuto nelle acque del Golfo del Messico.

La ricerca mette in evidenza un problema significativo di contaminazione ambientale e i potenziali effetti sulla fauna marina del Golfo del Messico. La presenza di fentanyl e di altri farmaci come carisoprodol e meprobamato nei campioni di tessuto adiposo dei delfini Tursiops truncatus solleva preoccupazioni riguardo alla salute di queste popolazioni marine e dell’ecosistema in generale.

Il fentanyl, essendo un oppioide sintetico molto potente e tossico, può avere conseguenze devastanti per la fauna locale. I delfini, essendo una specie che si trova in cima alla catena alimentare, possono accumulare tossine attraverso il processo di bioaccumulo. L’emergere di tali sostanze in animali selvatici è indicativo di problemi più ampi legati all’inquinamento e alle attività umane.

I delfini sono predatori apicali e vengono spesso utilizzati come specie sentinella per valutare la salute degli ecosistemi marini, perché il loro grasso, ricco di lipidi, immagazzina i contaminanti. Per questo studio, gli scienziati hanno analizzato campioni di grasso prelevati da tursiopi vivi che nuotavano liberamente nel Golfo del Messico e post mortem, alla ricerca di contaminanti farmaceutici nell’ecosistema marino. L’analisi mirata del tessuto adiposo ha permesso di confermare la presenza non solo di Fentanyl, ma anche di carisoprodol o meprobamato in 30 degli 89 delfini esaminati. Si tratta del primo rilevamento di farmaci umani conservati in mammiferi marini vivi che nuotano liberamente, e questo fatto ha importanti implicazioni per la comprensione della salute dell’ecosistema.

Per affrontare questa problematica, potrebbero essere necessarie misure per ridurre i rifiuti farmacologici e una maggiore attenzione alla gestione dei rifiuti industriali, oltre a campagne di sensibilizzazione sulla salute degli ecosistemi marini. È importante anche continuare a monitorare e studiare gli effetti di queste sostanze sui delfini e sugli habitat marini.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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